L’hip hop dei Cypress Hill a Sherwood

PADOVA. I Cypress Hill, pionieri dell’hip hop della West Coast americana, il 27 giugno si esibiranno allo Sherwood Festival di Padova, nel parco Nord dello stadio Euganeo. Si tratterà della seconda delle due uniche date italiane del tour europeo dei rappers di Los Angeles che il 26 giugno animeranno “Rock in Roma”. Anima della band che da 20 anni continua a proporre la loro versione latin dell’Hip hop sono da sempre il cubano ma statunitense d’adozione Sen Dog alias Senen Reyes e B-Real ovvero Louis Freese. “Can’t keep me down” il singolo che anticipa il Cd dei Cypress Hill che sarà realizzato in collaborazione con il Dj Rusko mostra un nuovo cambiamento della vostra musica nella direzione del dub. «Abbiamo sempre cercato di muoverci in diverse direzioni», risponde Sen Dog, «e anche se capisco che il fatto di fare queste cose con Rusko possa sembrare un grosso cambiamento, per noi è normale. Rusko con il suo groove, comunque, è incredibile, insieme abbiamo creato una squadra molto affiatata».
Fin dall’inizio infatti avete dimostrato di voler creare una forma originale rap ricorrendo anche allo spagnolo oltre che all’inglese. Poi, avete inserito nei vostri brani anche l’energia del rock. «Il fatto è che noi non siamo uno di quei gruppi che fanno lo stesso album due volte. Abbiamo bisogno di migliorare e diventare sempre più interessanti dal punto di vista musicale». Dal 2005 al 2010, la vostra carriera discografica ha subito uno stop ma da un paio d’anni siete tornati sulla scena. «Nel 2005, abbiamo chiuso con la Sony Music, dopo 15 anni. Poi, negli ultimi tre anni siamo tornati a fare musica, dopo cinque anni. Abbiamo fatto molti cambiamenti, ci siamo affidati un nuovo manager, ad una nuova etichetta e abbiamo cominciato a produrci da soli i dischi e ora siamo pronti a proiettare la musica dei Cypress Hill nel futuro».
Qual è la cosa di cui va più fiero dopo oltre 20 anni di musica? «Proprio della longevità della band. La nostra è una band che ha fatto musica per oltre 20 anni e che continua a farlo. Abbiamo avuto dei problemi che abbiamo superato dopo cinque anni e ancora oggi facciamo tour e dischi. Sono fiero di essere ancora qui a 20 anni di distanza dal primo album che uscì nell’ormai lontano 1991. Non è facile trovare altri gruppi Hip Hop Band che dopo tanti anni continuino a diventare ancora più forti e con una crescente dedizione alla musica. Questa longevità è una cosa parla di per se stessa e spero che avremo ancora un grande futuro».
Quando i Cypress Hill erano agli inizi l’hip hop sembrava una specie di “nuovo blues”, un’espressione genuina dell’America di colore.
« Non so se l’Hip Hop quanto possa essere considerato il nuovo blues. Prima uno prendeva uno strumento e cominciava a suonare per accompagnare un cantante. L’Hip Hop, invece, permise di scoprire che non c’era bisogno di comprare nessuno strumento musicale, bastava cominciare a fare un rap, magari con una base musicale, bastava una voce e non c’era bisogno di altro. Fu così che cambiò tutto. Gruppi come i Pubblic Enemy aprirono una strada nuova». Che futuro avrà l’hip hop? « Sarà sempre migliore, crescerà e raggiungerà nuovi livelli. L’Hip Hop non morirà mai almeno finché ci saranno artisti onesti che avranno qualcosa da dire». I biglietti al prezzo di 30 euro possono essere acquistati tramite il site www.sherwood.it o attraverso i circuiti di prevendita.
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