Licenziamento collettivo per i dipendenti Padova Tre
L’accordo prevede che solo 14 su 50 lavoratori siano riassunti in due aziende

Este (PD), 25.02.2016 ph. Zangirolami. Sede Consorzio Padova Sud-Padova Tre in via Rovigo 69. Nella foto:
ESTE. Lungi dal districarsi il groviglio burocratico-legale che vede Padova Tre srl sospesa tra una procedura di concordato in continuità e una per la sua liquidazione e con la prospettiva che il Tribunale tagli la tesa al toro dichiarandone entro fine settimana il fallimento, nei giorni scorsi è stato raggiunto l’accordo per il licenziamento collettivo di tutti i suoi dipendenti amministrativi. Le lettere a impiegati e dirigenti sono state inviate ieri. Il 30 giugno resteranno a casa in via definitiva 45 lavoratori, altri 5 resteranno operativi nella sede di via Rovigo a Este fino al 31 luglio, per accompagnare la società, sotto inchiesta da quasi un anno per un buco milionario, verso la chiusura. Poi a casa anche loro.
L’accordo, arrivato dopo giorni di strenuo confronto fra sindacati e Consorzio Padova Sud, controllore tramite le quote dei 56 comuni della Bassa padovana e del Piovese di Padova Tre, prevede un’ancora di salvezza per 14 dipendenti. Sesa spa e De Vizia Transfer spa - le due società che operano in Ati con Padova Tre - dovranno assumere 14 dei lavoratori licenziati. Scegliendo liberamente dalle liste di mobilità, dicono. Un modo, probabilmente, per scongiurare che si replichi ancora la “parentopoli” degli amministratori locali che ha caratterizzato la pianta organica di Padova Tre sin dalla sua costituzione. Si vedrà.
L’accordo sul licenziamento collettivo, comunque, ha il peso di una pietra tombale, o quasi, sul futuro della società, avviata alla liquidazione. Nel frattempo dovranno essere ricollocati in altre aziende del settore, tutti i lavoratori “operativi”, quelli cioè che si occupano per Padova Tre della raccolta e del trasporto dei rifiuti, tutelati in questo senso dalla legge. Il Consorzio, da aperte sua, ha già annunciato che le attività sul campo di Padova Tre cesseranno del tutto il 30 giugno.
L’approvazione all’inizio di aprile da parte dell’assemblea dei sindaci del Consorzio di mettere in liquidazione Padova Tre - di fronte a incontrovertibili dati di dissesto illustrati dal presidente Alessandro Baldin - ha di fatto tirato un segno sulle fiacche speranze di una ristrutturazione della società che stava alla base, invece, dell’ipotesi di concordato avviata solo quattro mesi prima, a inizio gennaio. Ipotesi che aveva già fatto scattare la messa in mobilità - temporanea, in attesa della rinascita della multiutility - di una parte di lavoratori mentre per altri era iniziato un periodo di cassa integrazione a rotazione. Dopo mesi di decisioni, marce indietro e fughe in avanti, sembra scoccata l’ora finale. Almeno per i dipendenti di Padova Tre. Del destino di chi invece l’ha portata al disastro, ancora non è dato sapere. Le indagini della guardia di finanza di Padova, coordinate dalla Procura di Rovigo, proseguono ormai da quasi un anno: tra ex amministratori e dirigenti sono almeno sei gli indagati.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova
Leggi anche
Video