Liceo Modigliani, buco da 90 mila euro

Il Liceo artistico Modigliani ha un buco di 90 mila euro e rischia di chiudere i battenti. L’allarme è partito dai rappresentanti dei genitori, che, dopo infiniti consigli d’istituto sull’argomento, hanno lanciato un appello ai politici, raccolto dal deputato padovano di Sel Alessandro Zan, intervenuto ieri con una interrogazione parlamentare in favore della scuola. L’ingente debito, contratto nei confronti dell’Agenzia delle Entrate dalla precedente amministrazione, si dovrebbe al mancato pagamento di Irpef e Irap dei compensi dei docenti legati alla realizzazione di alcuni progetti nel 2008, cui si aggiunge una sanzione amministrativa di 6.718 euro. Cifre che pesano come macigni sul bilancio di una scuola, e che ora rischiano di comprometterne tutte le attività. «Da quando sono qui» spiega il preside del Liceo, Roberto Borile, « ho cercato in ogni modo di tamponare il debito, rivolgendomi all’Ufficio Scolastico Regionale e al ministero dell’Istruzione. Tutti i nostri sforzi sono stati mirati a chiedere una riduzione, ma per ora abbiamo ottenuto solo una rateizzazione in quattro anni». La sanzione amministrativa, invece, andrà corrisposta interamente in un’unica soluzione, nel periodo settembre–ottobre 2014, andando inevitabilmente a incidere sui programmi del prossimo anno scolastico. «So», commenta il deputato di Sinistra Ecologia e Libertà, «che vi sono già stati diversi colloqui con l’Agenzia delle Entrate di Padova e di Venezia, nonché con gli uffici del ministero, da parte della presidente del Comitato Genitori e del dirigente scolastico, ma che ancora la situazione appare difficile». Zan si è rivolto quindi al ministro Giannini, chiedendo una riduzione del debito da attuare quanto prima. «È impensabile» commenta «che un’intera generazione di studenti debba pagare per degli errori imputabili alla precedente gestione amministrativa e finanziaria del Modigliani: serve una sensibile riduzione della sanzione, o comunque una maggiore dilazione del debito». Zan chiede infine conto al Ministero anche del dimezzamento dei Fis (i Fondi di Istituto) a tutte le scuole: «Ridurre così drasticamente l’insieme delle risorse finanziarie che arrivano alla scuola per retribuire attività aggiuntive o intensificare quelle esistenti significa che probabilmente non vi saranno i fondi nemmeno per assicurare gli sportelli didattici agli studenti che devono recuperare qualche materia a settembre».
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