L’idea meravigliosa del concerto verticale Ma da palazzo Esedra le note sono un sussurro

l’evento
Il momento finalmente arriva: tutti guardano in alto le finestre di palazzo Esedra dalle quali usciranno le note di un concerto, una prima volta per la città. Si accendono le luci. Si fermano i ballerini della scuola Habana, che hanno fatto volteggiare anche i sampietrini. Si fermano i girotondi dei bambini, dai tavolini (sia quelli improvvisati dei pic nic, sia quelli della signora Lucia) gli occhi si alzano in su. Musica, maestro. Dalle finestre attaccano gli spartiti, ma l’effetto non è dirompente: la musica si sente appena, per fortuna c’è la tromba, al primo piano, ma per goderne bisogna stare in religioso silenzio. Un successo annunciato di pubblico, meno purtroppo di performance. Ma gli entusiasmi restano alti: «Non potevo perdermelo», dice Chiara Gallani, assessora al verde. C’è anche Simone Pillitteri, consigliere per l’Arcella e per le cose belle in tutte le periferie. Il pubblico applaude, incerto, ma applaude. «Palazzo Esedra mi fa pensare al 1919, è appena terminata la guerra, il Consiglio comunale di Padova deve decidere il destino dei vecchi quartieri di Santa Lucia e del Ghetto: pesantemente bombardati durante il conflitto mondiale. E nacque palazzo Esedra». A parlare è lo scrittore Paolo Stella.
Racconta la storia del palazzo che ieri era animato come non ricordava da tanto tempo. «Quando rubarono lo spadino al vecchio Emanuele (Vittorio Emanuele, il re)», continua, «qualcuno trovò interessante quello spadino, che era nella mano sinistra della statua e se lo portò via. Fu uno scandalo. Poi la Sovrintendenza scovò un bastone da passeggio e lo spadino fu sostituito da un oggetto più chic, dall’aspetto più familiare e meno marziale».
Tutto questo è merito dei Buzz in the Attic, soprattutto Silvia Cogo e Marta Gasparetto, che hanno presentato il progetto “You hospitable action”, regalando un piccolo sogno a Città Giardino. «Come Consulta», ci tiene a sottolineare Celestino Giacon, presidente della Consulta 4a, «abbiamo chiesto che dopo questa sera, martedì 18 giugno, alle 18. 30, al bar di Lucia ci si vedrà per raccogliere adesioni e continuare la cura del verde e altre iniziative». —
Elvira Scigliano
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