L’idraulico ucciso da una dose di crack

BAGNOLI. Ormai la droga sembrava un capitolo chiuso, una storia archiviata da alcuni anni dopo un percorso di cura. Invece potrebbe essere stata proprio una dose letale di crack ad uccidere il...

BAGNOLI. Ormai la droga sembrava un capitolo chiuso, una storia archiviata da alcuni anni dopo un percorso di cura. Invece potrebbe essere stata proprio una dose letale di crack ad uccidere il conselvano S.P., 45 anni, venerdì sera nel parcheggio di fronte agli impianti sportivi. L’uomo è stato trovato sul sedile della sua Golf ormai privo di vita, con in bocca la pipa che di solito viene usata per inalare l’eroina. Sarà l’autopsia disposta dal magistrato a confermare la causa della morte. Niente lascia pensare a un suicidio e accanto al corpo dell’uomo non sono stati trovati biglietti. La mattina stessa era stato a donare il sangue e nulla lasciava pensare a un simile epilogo. Potrebbe essere risultata fatale anche una dose non troppo elevata se i medici riscontreranno dei problemi cardiaci. Celibe, idraulico nell’azienda di famiglia, l’uomo in passato era stato segnalato come assuntore di sostanze stupefacenti, ma in seguito aveva smesso e si era dedicato al lavoro. A trovarlo senza vita è stato un passante mentre nel vicino campo da calcio si stava svolgendo una partita dei Pulcini di Bagnoli e Tribano.

Nicola Stievano

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