L'immagine dopo lo schianto: «Federica eri immobile, ma bellissima»

ROVOLON. Si svolgerà molto probabilmente martedì alle 15 nella chiesa di Carbonara (la conferma è attesa in mattinata), il funerale di Federica Toniolo, la ventenne pallavolista deceduta in seguito ai traumi riportati nell'incidente stradale di sabato sera nel Vicentino, ai piedi dei Colli Berici.
Federica, che abitava a Carbonara di Rovolon, si stava dirigendo ad Orgiano per disputare una partita del campionato di serie C di volley con la sua squadra, Laserjet, quando è uscita di strada con la sua Peugeot 206, finendo contro un muro, tra Sossano e Orgiano. Ieri alle 19, recita del santo Rosario all’ospedale di Noventa Vicentina, alla presenza delle sue compagne di squadra.
Una cappa di tristezza è scesa sulla festa dell'Epifania 2013 di Rovolon. Il tradizionale concerto della Banda folkloristica Euganea è stato annullato, come pure l’arrivo delle befane per distribuire ai bimbi le calzette. Un segno tangibile della partecipazione dei paesani al dolore dei familiari di Federica. Il papà Igino, tecnico all'Arpav di Teolo, la mamma Antonella, componente del coro parrocchiale e il fratello sedicenne Francesco, studente e portiere di calcio.
Durante le messe di ieri, i parroci delle varie frazioni hanno dato la triste notizia ai fedeli. Don Claudio a Bastia ha parlato della «mirra portata dai Re Magi al Bambino Gesù che simboleggia le ferite dell'umanità», facendo il paragone con la ferita subita dalla comunità per la morte improvvisa di Federica.
Don Roberto a Carbonara si è recato a far visita ad una famiglia molto unita, notandone la straordinaria dignità in un momento così duro. «La fede in questo momento deve stare in silenzio, forse la preghiera è l'espressione di tutto quello che non si è capaci di dire», sono state le parole del sacerdote. Solare, disponibile, gentile, con la battuta pronta, piena di vita, Federica era analista chimico e aveva tentato di iscriversi all'Università per accedere al corso di tecnico di radiologia. Oltre a fare ripetizione agli scolari delle medie, da un paio di mesi Federica lavorava nei giorni festivi come cameriera al ristorante “il Bastione”, a Bastia. La famiglia Cristofanon proprietaria del locale la ricorda così: «Una brava ragazza, disponibile, gentile, non si tirava mai indietro e si distingueva per il “savoir faire” con la clientela. Aveva lavorato qui anche a Natale e a Capodanno».
Amava tantissimo lo sport Federica, oltre alla pallavolo, gli piacevano le moto da strada, i rally e lo snowboard. Proprio ieri con la sua compagnia di amici, aveva in programma di andare per una giornata sulla neve a Folgaria. La sua compagna di squadra Beatrice Cristofanon la ricorda come «una persona speciale, bellissima. La prima a fare spogliatoio e a incitare le compagne. Si impegnava molto nel suo nuovo ruolo di opposto».
Ieri l’ex grandissimo del volley italiano, il trevigiano Andrea Lucchetta, ha postato sul nostro giornale questo messaggio: «Ha murato l'impossibile...si è attaccata alla vita...ma l'avversità dell'avversario predestinato...l'hanno strappata dalla partita della vita promuovendola sul campo degli Angeli... Pregherò per la tua anima con fede e spiritualità».
L'ex fidanzato Erik Paccagnella, con cui era rimasta in ottimi rapporti, ha affidato al profilo su Facebook, il suo commovente ricordo: «Era il tuo sogno, la tua passione e guarda dove eri arrivata in serie C. Quante incertezze se passare di livello o no, e io sempre là a spronarti a dare il massimo e di puntare sempre più in alto, perché avevi una forza d'animo fortissima e se volevi potevi raggiungere qualsiasi obbiettivo e lo sapevamo entrambi» ha postato. Ancora: «Ti sono stato vicino fino all'ultimo e ti ho vista là immobile, ma eri bellissima, Fede. Ora dammi la forza di andare avanti, perché lo sai benissimo che senza te non vivo. Ti amo Fede e ti amerò per sempre. Avrai sempre gran parte del mio cuore solo per te».
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova