Lincetto, l’artigiano che riveste il lusso

Cavalli, Valentino e Ferragamo, esposizioni internazionali e alta moda ma anche arredi e decorazioni per i potenti della terra passano per un piccolo capannone di Cadoneghe. È quello di Ottorino...
Cavalli, Valentino e Ferragamo, esposizioni internazionali e alta moda ma anche arredi e decorazioni per i potenti della terra passano per un piccolo capannone di Cadoneghe. È quello di Ottorino Lincetto (400 metri quadri in tutto) che con l’aiuto dei suoi pochi collaboratori e delle due figlie Barbara e Monica, fa dell’hinterland padovano un punto di riferimento del
made in Italy
nel mondo.


Una ditta individuale, quella di Lincetto, nata negli anni Settanta del secolo scorso sulla scorta di una tradizione della tappezzeria che le grandi firme della lusso cercano e trovano ancora nell’artigianalità delle piccole e piccolissime imprese del territorio. Con un fatturato annuo di alcune centinaia di migliaia di euro e pochi collaboratori, Ottorino e la figlia Barbara creano modelli e si interfacciamo con designer e firme di grido della moda internazionale, progettano sedute e soluzioni d’arredo - principalmente poltrone, divani e letti - preparano i modelli di prototipi e li producono in serie limitate per poi fornire ai clienti tutte le specifiche per una produzione in serie che non interessa alla piccola ma creativa realtà di Cadoneghe. «Il nostro successo è merito di mio padre e mia sorella ma pure dei nostri collaboratori» spiega Monica Lincetto che si occupa del marketing delle piccola impresa di famiglia. «Siamo un gruppo affiatatissimo, andiamo a mangiare insieme, litighiamo e scherziamo, ma collaboriamo alla realizzazione di oggetti unici in un settore, quello dei complementi d’arredo, che si sta polarizzando sempre di più fra produzione di massa e l’unicità artigiana del lusso».


E proprio in questo segmento Ottorino Lincetto si è specializzato con l’orgoglio di vedere i propri prodotti negli uffici, nelle hall degli alberghi e nelle stanze dei potenti della terra, sempre da contoterzista.


«Per i mercati internazionali ci vogliono strutture commerciali adeguate e noi siamo troppo legati al nostro mestiere per averne il tempo» continua Lincetto. «Siamo felici ed orgogliosi di quello che facciamo. Molte delle cose che produciamo non possiamo neppure raccontarle perché siamo spesso vincolati da contratti di riservatezza, ma le soddisfazioni sono comunque tantissime».


E le opere dell’artigiano di Cadoneghe viaggiano per il mondo lasciando traccia di sé. «Girando per i lussuosi alberghi di Parigi e Londra o sulle riviste patinate della moda internazionale è bello riconosce i propri prodotti» conclude la responsabile marketing di Lincetto, «prodotti fatti con le proprie mani, di cui hai sentito l’odore in tutte le fasi della lavorazione. Un orgoglio che non ha prezzo e che ci spinge a continuare in una tradizione familiare iniziata con mio padre e che sta proseguendo con mia sorella e con me».
(r.s.)


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