Linda non ce l'ha fatta: morta la triathleta padovana

CITTA' DEL CAPO. E' morta Linda Scattolin, la triathleta di Ponte San Nicolò che era rimasta vittima di un grave incidente stradale sabato scorso in Sudafrica, mentre si stava allenando in bicicletta insieme a una compagna della nazionale italiana.
Il cuore di Linda ha smesso di battere giovedì 12 marzo, nel pomeriggio, in un ospedale di Città del Capo, dove era ricoverata da sabato in condizioni disperate. Nei giorni scorsi era stata sottoposta a un primo delicato intervento chirurgico ed era mantenuta in coma farmacologico.
Linda Scattolin era stata travolta da un autobus mentre si stava allenando con la compagna, l’altoatesina Edith Niederfriniger. Tre i morti nel violento impatto. Ora, purtroppo, si aggiunge una quarta vittima, la nostra forte atleta padovana.
Dopo l'incidente Linda ed Edith erano state trasportate in elicottero in due ospedali con diverse specializzazioni, ricoverate in terapia intensiva, ma le condizioni più critiche erano apparse subito quelle della padovana che aveva riportato diverse fratture, anche ad alcune vertebre con importante trauma cranico. I medici hanno temuto subito lesioni a livello cerebrale perché Linda non riusciva a parlare. La ragazza è stata immediatamente messa in coma farmacologico. Poi un primo intervento per la rimozione di un vasto ematoma alla schiena, in attesa di una seconda operazione al cervello, anche in questo caso per ridurre la pressione provocata da un ematoma.
Più rassicuranti le condizioni di Edith, che lamentava una profonda ferita a un fianco suturata con diversi punti. La ragazza altoatesina, che ha riportato anche una frattura alla clavicola, è stata a sua volta operata per ridurre la frattura a tibia e perone con introduzione di placche metalliche.
L’incidente aveva sconvolto il mondo dello sport padovano che si era subito mobilitato per aiutare le famiglie delle due atlete a sostenere le molte spese, soprattutto mediche. Ma ora il tragico esito, che purtroppo annulla ogni speranza.
E c'è da registrare una polemica di Dario Bolognesi, funzionario del comune di Padova e organizzatore della Corri per Padova, che sulla sua pagina facebook accusa la federaizone del Triathlon di averl lasciata sola Linda in questo terribile frangente, anche a livello di aiuto economico per sostenere le ingenti spese mediche richieste dal sistema sanitario del Sudafrica. Ecco la foto del post.

La Federazione Italiana Triathlon, che «esprime profonda commozione e dolore per le notizie comunicateci dal Console Italiano in SudAfrica», ha comunicato che «aderendo ad una precisa richiesta della famiglia Scattolin, sospendiamo la sottoscrizione a favore di Edith e Linda. La somma fin qui raccolta rimarrà a disposizione di ogni eventuale necessità giunta dal Sud Africa e comunque andrà a costituire un fondo a favore di atleti vittime di incidenti stradali».
Sempre da Padova, Gianfranco Bardelle, presidente del Coni Veneto, annuncia che nel fine settimana sarà osservato un minuto di raccoglimento prima di ogni evento agonistico in segno di lutto, e chiede ufficialmente al Coni nazionale di fare lo stesso in tutt'Italia.
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