L’INTERVENTO / Micalizzi: «In via Avanzo una tragica fatalità»

PADOVA. Anzitutto esprimo il mio dolore per la tragica fatalità che ha colpito la famiglia Magdici: la morte prematura e in circostanze imprevedibili del giovane Romeo è un fatto che ci lascia attoniti e siamo vicini alla moglie e al piccolo figlio che in queste ore stanno vivendo in ospedale un momento drammatico.
La fatale coincidenza che ha visto l'albero spezzarsi per il forte vento, cadere proprio dove stava passando l'auto e centrare con agghiacciante precisione l'abitacolo in cui si trovava Romeo è sconcertante.
Va detto che è un fatto che poteva accadere ovunque: una tromba d'aria che si scaglia con tale violenza contro una pianta o una costruzione può essere, come abbiamo visto, tragicamente pericoloso e "Beatrice" era stata annunciata come evento eccezionalmente violento.
L'albero in questione è un pioppo ed era stato censito di recente lo scorso giugno: i nostri alberi sono infatti costantemente monitorati e manutentati e questo pioppo non presentava, visivamente, nessun elemento da far pensare a patologie rilevanti che potessero comprometterne la stabilità.
In questi anni siamo impegnati in un importante lavoro di ringiovanimento e riassetto dell'alberatura, sia per mantenere alta la qualità ambientale del verde in città, ma soprattutto per garantire la sicurezza dei nostri alberi che a Padova sono un'enormità: più di 40.000, che vivono nei contesti più diversi e che hanno diverse età e condizioni.
Per questo ogni anno sono decine gli alberi che abbattiamo per poi sostituirli con "individui" più giovani: l'obiettivo è avere alberi sempre in salute e in sicurezza. Questo significa non solo che i controlli devono essere costanti, ma che gli alberi devono essere abbattuti prima che deperiscano e diventino un pericolo e che poi ne vengano piantanti di nuovi, ma della specie adatta al contesto e nei luoghi che possano garantire nel tempo una crescita in salute e in sicurezza.
Alle volte i cittadini si arrabbiano e protestano quando abbattiamo gli alberi, è avvenuto anche di recente, ci dicono che l'albero può ancora resistere, ma non pensano ai rischi che comporta una pianta che invecchia magari in condizioni sfavorevoli vicino ad una strada o un marciapiede, in un parco o nel cortile di una scuola. Noi abbiamo il compito e il dovere di intervenire ed è in questa direzione che dobbiamo continuare a lavorare. Occorre capire davvero e fino in fondo, che il processo di rinnovo e riposizionamento delle alberature serve a far vivere gli alberi meglio e farli cresceri in sicurezza ...fino a quando il loro ciclo vitale glielo consente per poi lasciare spazio a nuovi alberi.
Tutto questo non può però, soprattutto in circostanze eccezionali e eccezionalmente fortuite come ieri, evitare l'imponderabile, evitare la fatale tragedia.
Andrea Micalizzi, assessore alle manutenzioni del Comune di Padova
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