L’Ira mette all’asta beni per 2,6 milioni

L’Ira mette all’asta i beni immobili, dai fabbricati in pieno centro, fino ai terreni agricoli e fondi rustici a Rubano. l’Ira spera così di ricavare dalla vendita delle proprietà almeno 2,6 milioni,...
PD 09/03/02 G.M. ISTITUTO DI RIPOSO PER ANZIANI (TOSATTO)
PD 09/03/02 G.M. ISTITUTO DI RIPOSO PER ANZIANI (TOSATTO)

L’Ira mette all’asta i beni immobili, dai fabbricati in pieno centro, fino ai terreni agricoli e fondi rustici a Rubano. l’Ira spera così di ricavare dalla vendita delle proprietà almeno 2,6 milioni, la somma delle basi d’asta dei 4 lotti che il consiglio di amministrazione dell’ospizio ha deciso di alienare. E che dovrebbero andare a coprire un presunto buco di ben 900 mila euro.

Buco milionario sempre smentito dall’amministrazione dell’Ira, ma rilanciato, invece, dai sindacati che hanno lamentato più volte pure i ritardi dei pagamenti. Non senza tacere la preoccupazione per il rischio di tagli dei posti di lavoro occupati dai precari. Questi ultimi rappresentano circa il 10% dei lavoratori della casa di riposo.

L’Ira è dotato di circa 600 posti letto tra le quattro residenze (via Beato Pellegrino, via Guido Reni, il pensionato Piaggi e il centro diurno Casa Gidoni) e garantisce ai suoi ospiti non autosufficienti un’assistenza medica specialistica ventiquattr’ore al giorno con medici dell’Istituto.

Quattro i beni immobili che il 30 ottobre prossimo saranno messi all’asta (ovviamente pubblica) nella sala del consiglio di amministrazione dell’Ira in piazza Mazzini. Il più caro è un fabbricato disabitato in pieno centro a Padova, in via Roma 45: una palazzina di tre piani più l’interrato, dove fino allo scorso anno aveva la sede un’agenzia immobiliare. L’asta per la struttura parte da una base d’asta di 1,4 milioni di euro, ma va considerato che tutto l’interno, composto da diverse unità, ha bisogno di essere quasi totalmente ristrutturato.

Del valore di 780 mila euro è invece la base per acquistare un fondo rustico a Rubano, in via Gioberti 22. Si tratta di circa 10 mila ettari più un fabbricato inagibile, ma dichiarato bene d’interesse artistico di abbellimento alla linea ferroviaria Venezia-Milano.

Gli altri due beni sono terreni agricoli di Rubano, rispettivamente del valore calcolato dall’Ira di 192 mila euro e di 240 mila. Il primo in via Bindelle, il secondo limitrofo tra via Bindelle e via Borromeo Cavallotti. L’offerta dovrà essere consegnata a mano o inviata per posta tramite raccomandata all’indirizzo dell’Ira, in busta chiusa e sigillata. Tutto entro le ore 12 del giorno precedente all’asta, il 29 ottobre.

L’Ira rimane nel mirino del sindaco Massimo Bitonci che, lo scorso luglio, aveva minacciato il commissariamento o la sfiducia al consiglio d’amministrazione di cui fa parte anche il Comune di Padova. Alla base del malumore di Bitonci la nomina tutta interna del nuovo presidente, il medico Stefano Bellon. Bellon, mente della Fondazione Città della Speranza, aveva sostituito il dimissionario Tino Bedin, ex senatore Margherita ed ex direttore del settimanale “Difesa del Popolo”.

Bedin era rimasto però consigliere, e il cda aveva scelto il suo vice Bellon come successore.

Luca Preziusi

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