L’ombra dell’eroina gialla, troppo pura per i consumatori

Donata Favretto, responsabile del laboratorio di Tossicologia forense dell’università di Padova, spiega il recente aumento del numero di decessi 

L’intervista

È allarme per l’eroina gialla anche nel Padovano. Un’eroina killer perché presenta fino al 50% di principio attivo: la sua purezza costituisce un pericolo potenzialmente mortale. È la droga che ha ucciso Federico Bertollo? Nessuna certezza in attesa delle conferme scientifiche. Ma la diffusione sempre più massiccia di questa tipologia di stupefacente è sottolineata da una delle maggiori esperte nel campo degli stupefacenti e delle sostanze dopanti, la professoressa Donata Favretto, responsabile del laboratorio di Tossicologia forense dell’università di Padova.

Professoressa Favretto è allarme sulla diffusione dell’eroina killer. Di che cosa si tratta?

Gira dell’eroina cosiddetta gialla. Contiene una percentuale di eroina più elevata rispetto a quella comunemente venduta nel mercato illecito. E lo dico considerando lo “storico” dell’eroina sequestrata negli ultimi tempi sottoposta ad analisi nel nostro laboratorio. La percentuale di principio attivo di solito si attestava fra il 3 e il 10%; il resto delle sostanze erano diluenti e adulteranti. Oggi, lo verifichiamo nelle analisi, viene sequestrata nel Padovano e nel Veneziano eroina con il 30, 40 fino al 50 % di principio attivo.

È questa l’eroina gialla?

Si, è definita così perché essendo più pura, è più chiara, quasi grigio-gialla rispetto al colore avana-marroncino di quella con un principio attivo più basso. È una novità a partire dallo scorso anno, quando nel Veneziano si verificano alcune overdose come segnalato dal collega Giampietro Frison (direttore della Tossicologia forense dell’Usl 3 Serenissima).

Quali gli effetti?

Come gli altri oppiacei, l’eroina produce il fenomeno della tolleranza. Successivamente alle prime assunzioni, è necessario aumentare via via le dosi per ottenere gli stessi effetti della prima volta, altrimenti non si verificano. Quando un soggetto si disintossica o non usa da tempo lo stupefacente, è quasi – sottolineo quasi – pulito. Ecco che la prima dose assunta dopo il periodo di astinenza è di sicuro efficace. Se l’eroina è a bassa concentrazione gli effetti sono tollerabili; se è particolarmente concentrata, può verificarsi l’overdose.

L’eroina gialla è mortale?

La morte può avvenire con qualsiasi tipo di eroina, se il soggetto assuntore ha perso la tolleranza. Nel caso dell’eroina gialla, più concentrata, aumenta il rischio di overdose.

Cosa accade durante un’overdose?

L’effetto tossico è sul centro del respiro con la depressione del sistema nervoso centrale: respiro paralizzato, coma e morte.

Secondo lei perché si vende eroina più pura?

Forse per accaparrarsi i clienti o per alzare i prezzi.

Parliamo spesso di eroina senza sapere che cosa sia esattamente...

L’eroina si ricava dal lattice del papaver somniferum, il papavero da oppio. Il lattice è lavorato e si arriva all’oppio dal quale si può ricavare morfina, di cui esiste una produzione farmaceutica legale e sotto il controllo statale. Dalla morfina, con sintesi chimica e uso di anidride acetica, si ottiene anche l’eroina. Tuttavia dalla morfina all’eroina c’è un passaggio di sintesi chimica: l’eroina può essere più pura, come detto, oppure è trasformata male nei laboratori della criminalità organizzata. Ecco che parliamo di eroina tagliata male quando sono stati impiegati eccipienti e diluenti molto tossici. Oggi c’è un allerta in Europa e in Italia, partito dagli Usa, sull’impiego di fentanili sintetici, principi attivi più potenti di eroina e morfina che agiscono sui recettori degli oppiacei: si comprano in Internet e sfuggono ai grandi sequestri. —

CRI.GEN.

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