Londra: un museo per ricordare Marco e Gloria, vittime della Grenfell Tower
La proposta di papà Gottardi al comitato londinese delle vittime: «Un luogo con le foto dei nostri cari e un altro per parlare di sicurezza».Sarà illustrata martedì 25 novembre in un collegamento
con Londra

La proposta di un memoriale per la Grenfell Tower entra nel vivo: la Grenfellove vuole un museo della memoria e un auditorium, e martedì 25 novembre illustrerà il suo progetto ai membri londinesi del comitato promotore della riconversione delle torri andate a fuoco il 14 giugno 2017.
Le torri andranno abbattute. In quella strage morirono 72 persone: tra queste gli architetti Marco Gottardi, di San Stino, e Gloria Trevisan, di Camposampiero.
Dalla loro tragedia è nata appunto la onlus Grenfellove che si batte per la sicurezza degli edifici e per la cultura.
La proposta di papà Gottardi
Giannino Gottardi, il padre di Marco, ha ricordato il progetto della sua fondazione, collegandosi l’altro giorno con London One Radio, la radio ufficiale degli italiani che risiedono a Londra.
Gottardi ha parlato per oltre mezz’ora.
«L’incendio» ha ricordato alla radio italo-londinese «fu provocato dal corto circuito di un frigorifero di fabbricazione statunitense, ma quando i pompieri domarono il rogo nell’appartamento le fiamme avevano già distrutto le finestre, creando coi materiali scadenti l’effetto a candela, sviluppandosi in verticale. Ebbene, dopo il primo rogo, quello meno grave alla fine, sarebbe stato sufficiente un semplice rilevatore di fumo per far scattare l’allarme ed evacuare l’intero palazzo, prima ancora che arrivassero i pompieri».
Poi i dettagli del memoriale da realizzarsi dopo l’abbattimento della torre. «Noi abbiamo già in mente di creare la cascata, con l’elemento – acqua, la materia che spegne il fuoco. Vogliamo creare però un Museo della memoria. Qui noi vorremmo che tutti i familiari collocassero delle foto, i loro ricordi personali delle nostre vittime. Accanto chiediamo possa sorgere un auditorium, che vorremmo fosse principalmente aperto per conferenze sulla sicurezza o attività affini. Infine 72 stele, alte un metro per ogni cifra corrispettiva dell’età delle vittime».
Farfalle e libellule e il ricordo dei due fidanzati
L’intervento di Giannino Gottardi si è chiuso sull’aspetto personale, legato soprattutto alle suggestioni e alla memoria di Marco e Gloria. «Io sono una persona piuttosto razionale» ammette papà Gottardi che conclude «Quando vado a fare le consuete camminate in montagna, in mezzo a capolavori del creato, vengo sempre raggiunto da farfalle e libellule, animali che non vogliono andar via sul momento, e che piacevano a Marco e Gloria, due ragazzi che amavano la natura. Li interpreto come delle carezze che arrivano dall’alto, da un’altra dimensione lontana ma a noi vicina». —
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