L’operazione Miami svela nullatenenti con proprietà estere
PIOVE DI SACCO. Secondo l’Anagrafe tributaria risulterebbero se non poveri, di sicuro poco abbienti o, comunque, gente che ogni giorno deve fare i conti per sbarcare il lunario. Eppure riuscivano a trasferire consistenti somme in Florida o in Canada, via Liechtenstein, movimentando da mezzo milione a un milione di euro l’anno. C’è un’intera famiglia, con radici a Padova, a Mestre e a Marcon nel Veneziano, finita nei guai nell’ambito dell’inchiesta Miami sugli investimenti immobiliari realizzati oltreoceano con danaro sporco o frutto dell’evasione fiscale: Gabriella e Nelvio B., 67 anni lei, 75 lui, appartamento a Padova in centro storico; Maurizio B., 59 anni e la moglie Roberta B., 56 casa a Mestre; infine Egidio B., 69 con residenza a Marcon: tre fratelli e (per due) le rispettive mogli. Sono tutti indagati per infedele dichiarazione dei redditi.
Gabriella e Nelvio. Tra il 2010 e il 2013 nella dichiarazione dei redditi la signora indica di percepire 9.312 euro, 4.387, 8.002 e 2.194 indicando nel quadro “RW” (quadro che fotografa le attività patrimoniali e finanziarie detenute all’estero) investimenti finanziari in Canada per oltre 62 mila euro nel 2008 e, sotto forma di polizze vita, in Liechtenstein per 550-560 mila euro e negli Usa per una somma da 167 mila a 790 mila euro. In più verso il “paradiso” del Liechtenstein risultano a suo nome tre movimenti di capitale per un milione e 50 mila euro. Sempre tra il 2010 e il 2013, invece, il marito Nelvio dichiara 43 mila, 40 mila, 41 mila e 32 mila euro. E anche lui nel quadro RW indica investimenti finanziari in Liechtenstein e negli Usa dai 340 mila ai 415 mila euro. Con quali risorse? È quello che stanno cercando di capire gli inquirenti, la Guardia di finanza coordinata dal pm padovano Benedetto Roberti. Molti i contatti tra la signora e Ivone Sartori, il principale indagato nell’inchiesta, ancora latitante: l’ex gioielliere di Arzergrande è considerato "il cervello" dell'organizzazione che avrebbe costituito società nel paradiso fiscale del Delaware per gestire investimenti immobiliari.
Gli altri. Roberta B. per ben dieci anni (dal 1999 al 2008) non risulta aver incassato nulla. Nel 2009 dichiara un reddito di meno 235 euro, nel 2013 di 5.375 euro. Ma nel quadro “RW” della dichiarazione dei redditi 2012 indica 122 mila euro di investimenti in Usa. Il marito Maurizio B. ha consistenti investimenti negli stessi paesi. Il 69enne Egidio B. indica zero redditi nel 2007. Per gli inquirenti sarebbero state costituite all’estero società per mascherare il possesso di proprietà immobiliari tramite l’assegnazione di quote di partecipazioni finanziarie.
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