L’opposizione pesca un granchio

POLVERARA. L’opposizione lancia accuse alla giunta Bulgarello ma fa un buco nell’acqua grande così. Per averlo letto in un quotidiano, i consiglieri di minoranza Maurizio Buischio, Sabrina Rampin, Andrea Zagolin e Stefano Marchetto, hanno creduto che l’amministrazione avesse nominato per farsi assistere quale parte offesa in un altro procedimento, lo stesso legale (l’avvocato Ernesto De Toni) nominato nei giorni scorsi dal geometra comunale Floriano Pinato, indagato per corruzione. «Una situazione inopportuna, inaccettabile in quanto la difesa degli interessi dell’ente non può correre il rischio di condizionamenti legati a confusione o indebiti intrecci di ruoli» ammoniscono quelli di Polverara 2020. Peccato che l’Amministrazione non abbia in realtà conferito mai alcun incarico al legale in questione.
«L’unico incarico legale conferito dall’amministrazione» sottolinea il sindaco Alice Bulgarello, «riguarda il patrocinio e la tutela del Comune di Polverara come parte offesa nei procedimenti penali che coinvolgono per altro anche esponenti dell’attuale minoranza».
Il riferimento è al procedimento penale in cui è indagata, insieme ad altre sette persone, l’ex sindaco Sabrina Rampin dal maggio dell’anno scorso, quando vennero scoperti, proprio dal geometra Pinato, nominato dalla stessa Rampin responsabile del servizio Lavori Pubblici, tutta una serie di lavori pagati dal Comune ma mai realizzati o realizzati solo in parte. «Il patrocinio dell’ente è stato affidato allo studio legale Pegoraro-Greggio» precisa il sindaco, «pertanto non si pone alcuna questione di revoca dell’incarico. Peraltro, appare singolare che tale richiesta provenga dalla minoranza nella quale sono presenti persone indagate proprio per i reati di cui il Comune è parte offesa. Al di là di questi aspetti grotteschi, sembra evidente che la minoranza non abbia compreso a pieno il proprio ruolo e quale sia l’iter per verificare le informazioni. Ci si aspetterebbe dai consiglieri di minoranza un’interrogazione per verificare la fondatezza delle notizie o una mozione per ridiscutere un eventuale incarico professionale, pur ribadendo quanto sembrerebbe fuori luogo da parte di chi è al banco degli accusati nello stesso procedimento penale. È svilente per i cittadini di Polverara» conclude il sindaco «che la minoranza si rivolga prima ai giornali che all’amministrazione».
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