Lozzo Atestino, due robot al centro anziani

LOZZO ATESTINO. Si dipinge, tra le rughe, lo stupore di un'emozione nuova: gli anziani della Residenza Le Rose hanno accolto con entusiasmo i robot umanoidi Pepper e Nao, ospiti del centro mercoledì pomeriggio.
Fin dall'inizio, mentre i signori e le signore dei vari nuclei prendevano posto nella sala polivalente, chi a piedi, chi in carrozzina, i due aggeggi hi-tech al centro della stanza hanno subito attratto l'attenzione dei presenti: il piccolo Nao (58 cm) si stava destreggiando in esercizi di ginnastica, mentre il più grande Pepper (1 m e 20 cm) cominciava a posizionarsi su comando di Pietro Alberti di CampuStore.
L'espressione ammiccante dei due robot è subito piaciuta: qualcuno, dalla prima fila, ha cominciato a salutarli.
La sorpresa è stata ancora maggiore quando Pepper ha cominciato a inscenare un dialogo dando risposte precise alle domande fino a inscenare dei veri siparietti cantando buon compleanno alla prescelta di turno (a Dina di 96 anni) oppure, con un cappello da alpino in testa, "Sul ponte di Bassano" a cui si è aggiunta al microfono Gemma, che prima ha dialogato e salutato in tedesco Pepper ("non so bona in inglese").
Il robot è anche storyteller, lo dimostra il fatto che ha saputo raccontare la storia del ponte con qualche frase di italiano farcito di dialetto veneto. C'è, inoltre, una funzione che si attiva al comando "come with me", che consente di prendere per mano il robot e portarlo a passeggio.
La signora che si è offerta volontaria ha cominciato a camminare parlandogli in dialetto ("femo un gireto de là") come se fosse un novello nipote. La cosa incredibile è che questo robot riconosce le voci (ha 4 microfoni direzionali) ed è in grado di fare tantissime cose (scattare foto, mandare mail, praticare tai chi chuan).
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