Luca Bastianello racconta il suo amore per Alexandra

L’attore padovano è il compagno della bellissima Dinu, ex del calciatore Mutu. Un amore nato sul set

ROMA. Non c’è nulla che li lega. Uno fa l’attore e detesta il calcio. L’altro invece è calciatore di altissimo livello. Ma qualcosa che li unisce in realtà c’è, ed è profondo: un’unione con Alexandra Dinu, 32 anni, attrice e conduttrice nata a Bucarest. Parliamo di Luca Bastianello, attore nato a Padova nel 1979 e ormai romano (anche per cadenza) d’adozione. E di Adrian Mutu, attaccante attualmente in forza all’Ajaccio che in Italia ha mostrato il suo talento giocando con squadre come Inter, Parma, Verona, Juventus, Fiorentina, Livorno e Cesena. Calciatore discusso e amante degli eccessi (è stato fermato più volte ai controlli anti-doping). E che con Alexandra è stato sposato dal 2001 al 2003 e da cui ha avuto un figlio, ora undicenne.

“Ci siamo conosciuti un anno e mezzo fa sul set di “Rosso San Valentino”, una mini serie TV andata in onda la scorsa primavera, dove eravamo protagonisti. Il nostro non è di certo un amore scoppiato per fini pubblicitari: Alexandra è un’anima rara. Con lei e con il figlio siamo ormai una famiglia a tutti gli effetti: affrontiamo tutto insieme, dalle piccole crisi ai grandi problemi”, racconta Luca. Bastianello non ama indugiare sui rapporti fra il calciatore e la sua attuale famiglia. “Mi imbarazza parlare di lui perché umanamente c’è poco. Sono testimone diretto e quotidiano del rapporto che esiste fra padre e figlio: un rapporto pieno di assenze. Il piccolo conosce il padre più che altro attraverso la curiosità della gente sul suo cognome”. Bastianello con calcio e calciatori proprio non ha sintonia. “Allo stadio ci sarò andato due volte in tutta la mia vita, una delle quali praticamente obbligato da mio padre. Mi sono sempre tenuto distante da una situazione che considero una forma di socializzazione esasperata. E sono profondamente contrario al ruolo che hanno i calciatori nella vita sociale del nostro paese: troppo presenti, troppo protagonisti. Mi sento lontano anni luce da tutto questo”.

Nel suo passato di sportivo vent’anni di equitazione. “È una passione che mi è stata trasmessa da mio padre. Ho imparato in un maneggio di Albignasego e si facevano spesso uscite anche ad Asiago. È uno sport unico per il rapporto con il cavallo: con l’animale si instaura un rapporto profondo, e diventa il veicolo dell’attività. Ora mi limito a qualche passeggiata ogni tanto: ricavo un po’ di tempo, quando posso, per stare un po’ in mezzo alla natura e all’aria aperta”. L’attore padovano, una maturità classica e un diploma, nel 2000, alla scuola civica Accademia d'arte drammatica ‘Palcoscenico' del Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni diretta da Alberto Terrani, ha come progetti futuri un film indipendente di produzione italiana e un altro film tv invece all’estero; in cantiere anche un ruolo in teatro.

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