«Luca, un bravo ragazzo di una famiglia integrata»

Il sindaco di Battaglia Terme conosceva bene il giovane figlio di cinesi vittima dell’incidente avvenuto sabato sera all’altezza del ponte del Catajo
Di Francesca Segato
BELLUCO INCIDENTE MORTALE BATTAGLIA wang luca
BELLUCO INCIDENTE MORTALE BATTAGLIA wang luca

BATTAGLIA TERME. Un bravo ragazzo, serio e impegnato, che si era costruito una bella famiglia, con la giovane moglie e un bambino di appena 18 mesi. È il ritratto di Luca Wang, il ventitreenne rimasto ucciso, sabato sera poco dopo le 21, sulla statale Adriatica all’altezza dell’incrocio per il Catajo. Viaggiava in sella alla sua moto Husqvarna 125, ed è stato investito dalla Ford Fiesta guidata da G.D., monselicense di 55 anni, proveniente da Monselice e intenta a svoltare per imboccare il ponte del Catajo. Un impatto frontale che non gli ha lasciato scampo. Nato a Firenze, cittadino italiano figlio di immigrati cinesi, Luca si era trasferito già da qualche anno a Battaglia Terme. Qui la moglie, Xia o Alessia per gli amici italiani, ha preso in gestione, assieme al fratello, il Bar delle Terme di via dei Colli 72. Luca nel frattempo aveva trovato lavoro al negozio di oggettistica che sta sotto il Wok Marco di Due Carrare, a pochi chilometri da casa. Abitava con la moglie in un appartamento in via Volta, in centro a Battaglia Terme, insieme ai suoceri, che accudivano il bimbo mentre i due giovani erano al lavoro. E proprio dal lavoro stava tornando, l’altra sera Luca, senza sapere che correva incontro alla morte. Sul luogo dell’incidente sono accorsi subito i suoi parenti: Alessia, distrutta dal dolore, si è accasciata sul ciglio del canale. Poco dopo sono giunti anche i giovani amici della coppia, ragazzi italiani che frequentano abitualmente il bar, sgomenti. In serata, anche il sindaco Daniele Donà si è recato, insieme ad alcuni assessori, a portare le condoglianze e a testimoniare la vicinanza dell’amministrazione comunale alla famiglia. «Li conosco bene, sono delle bravissime persone, una famiglia squisita e molto accogliente» racconta il sindaco. «Dispiace davvero per questa tragedia che colpisce una bella famiglia, molto ben integrata nel paese». «Luca era un bravissimo ragazzo, non riesco a credere che sia finito in questo modo» lo ricorda un residente del paese. «Lo conoscevo perché, non avendo un garage a casa, parcheggiava la moto nella mia cantina. Veniva a prenderla al mattino per recarsi al lavoro e tornava poi alla sera. In garage ci sono ancora vari pezzi della sua moto: se la stava sistemando lui stesso». La tragedia segue di appena un giorno l'incidente in cui, a poche centinaia di metri, sempre sull’Adriatica, ha perso la vita il settantacinquenne ciclista Antonio Trevisan, di Pozzonovo.

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