L’università di Padova alla marcia della pace

PADOVA. Nonostante il forfait del Comune, la città di Padova era comunque presente alla marcia per la pace Perugia–Assisi attraverso la sua Università. Un folto gruppo di studenti e volontari in servizio civile dell’Università di Padova, coordinato dal Centro di Ateneo per i Diritti Umani, ha non solo partecipato alla manifestazione ma ha anche svolto un ruolo particolarmente significativo nel momento centrale del percorso: la tappa di fronte alla Basilica di San Francesco.
Sul palco eretto nel piazzale, attorniati da cinquanta Sindaci, due giovani in servizio civile presso l’Università di Padova, Milena Anzani e Oldian Metaj, hanno letto il documento preparato dal Centro che inizia con: “Noi, membri dell’unica famiglia umana e dei popoli delle Nazioni Unite abbiamo diritto alla pace”. Il documento fa riferimento alla bozza di Dichiarazione delle Nazioni Unite per il riconoscimento della pace come diritto fondamentale della persona e dei popoli, in discussione a Ginevra in seno al Consiglio Diritti Umani, e all’Ordine del giorno finora approvato da circa 300 Enti locali e regionali a sostegno dell’iniziativa dell’ONU.
Nel testo si sostiene che la pace è precondizione per il godimento di tutti i diritti umani e che “se c’è il diritto ci sono anche gli obblighi e le sanzioni dell’illecito”. Si fa appello, tra l’altro, ai rappresentanti degli stati, in particolare al Parlamento e al Governo italiani affinché la Rappresentanza permanente d’Italia alle Nazioni Unite partecipi attivamente alla stesura della Dichiarazione, dissociandosi dagli stati che vi si oppongono. Presenti nella Piazza San Francesco anche i professori Marco Mascia e Antonio Papisca.
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