L’uva benedetta e la processione al Carmine
Nel pomeriggio il vescovo Cipolla ha guidato il corteo religioso lungo le strade della parrocchia

BARON - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - PROCESSIONE VESCOVO AL CARMINE
Festa religiosa e di quartiere, ieri, per la parrocchia padovana dedicata alla Madonna del Carmine.
Una festa che rinnova e alimenta la devozione mariana della comunità parrocchiale e attira molti fedeli anche da fuori, che si ritrovano per la celebrazione eucaristica, ma anche per alcune pratiche devozionali come la benedizione dell’uva primaticcia e l’imposizione dello scapolare.
Al mattino, prima dell’ultima messa, c’è stata la supplica alla Madonna del Carmine e la benedizione dell’uva primaticcia, che trova origine nel desiderio dei contadini di un tempo di chiedere alla Madonna la grazia per una vendemmia abbondante.
Nel pomeriggio la chiesa ha riaperto i battenti per un secondo appuntamento: l’imposizione dello scapolare (parte di abito dei monaci), simbolo della protezione accordata dalla Vergine a san Simone Stock (santo protettore dell’ordine carmelitano) e a chiunque s’impegni a vivere secondo i valori più autenticamente cristiani.
Prima di sera il vescovo Claudio ha celebrato la Santa Messal, per poi guidare la processione con la statua della Madonna portata a spalla da quattro uomini, lungo le vie della parrocchia: via Petrarca, via Beato Pellegrino, via San Giovanni di Verdara, via delle Palme, piazza Mazzini. Al termine della funzione, il corteo è terminato nel patronato del Carmine.
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