Malattia rara, bambina di tre anni muore in poche ore in provincia di Padova

PADOVA. «Messi ci ha lasciato con la potenza straordinaria del suo sguardo e del suo sorriso. Quest’immagine ci rimane impressa, molto più di tutto il dolore che ha dovuto vivere». Alla casa-famiglia di Urbana di sguardi, di sorrisi e di dolori ne sono passati moltissimi. Quelli di Messicana, però, rimarranno per sempre forti e indelebili. Messicana è morta nel giro di poche ore, stroncata da una banale influenza che però, nel suo corpicino reso debole e violabile da una patologia molto rara, si è rivelata troppo difficile da superare. Messicana era una bimba di 3 anni.
Nata da una famiglia straniera, ha vissuto per metà della sua vita nel Vicentino. Sin dalla nascita ha dovuto convivere con l’atrofia muscolare spinale di tipo 1. La Sma, così è nota, colpisce un neonato ogni diecimila. Quella di Messicana era la forma più crudele di Sma: la malattia investe le cellule nervose del midollo spinale. Da queste cellule partono i nervi diretti ai muscoli, principalmente quelli più vicini al tronco. La Sma, quindi, limita o impedisce anche le attività più semplici: non solo andare a carponi o camminare, ma anche controllare il collo e la testa, o deglutire.

Da un anno e mezzo Messicana era stata affidata alla famiglia di Andrea Borin e Antonella Zamboni di Urbana, che da anni porta avanti l’esperienza di casa-famiglia in via Ponteselli di Sopra. «Siamo stati la sua famiglia affidataria, e l’affidamento è stato necessario per permettere a Messi di curarsi», spiegano. «I genitori naturali non sono mai mancati, ma il caso di Messi era troppo grave e necessitava di un aiuto».
Aiuto che è arrivato da Andrea e Antonella e dai loro figli, dall’affetto degli altri quattro minori che vivono nella casa-famiglia, ma anche dalla pediatra montagnanese Silvia Fornasari, dagli amici della coop La Vela di Montagnana, dall’Hospice pediatrico “Casale del Bambino” di Padova e dai tanti volontari che in qualche modo hanno incontrato Messicana in questa breve vita.
«Sapevamo che le aspettative di vita di Messi erano molto brevi e che bastava davvero un nulla a portarsela via», continuano dalla casa-famiglia di Urbana. «Per questo abbiamo cercato di regalare a questa bambina ogni gioia possibile. Siamo riusciti a festeggiare due compleanni, l’ultimo esattamente un mese fa. Un mese fa è arrivato anche il battesimo, nella comunità parrocchiale di Merlara con don Lorenzo Trevisan. È stato un momento emozionante, condiviso e voluto anche dai genitori naturali di Messi».
Le emozioni regalate alla bimba sono state ampiamente ricambiate: «Raramente abbiamo potuto vedere sguardi e sorrisi così carichi di emozioni e di messaggi: è questa l’eredità che Messi lascia in chiunque abbia avuto la fortuna di incontrarla». Domenica, alle 10.30, nella chiesa arcipretale di Merlara verrà celebrata una messa per ricordare la memoria dell’angioletto di 3 anni che ha lasciato il segno in un’intera comunità. Il funerale della bimba, poi, sarà celebrato in forma privata dalla sua famiglia naturale.
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