Malore fatale in hotel, imprenditore di San Pietro in Gu muore a Città del Messico

SAN PIETRO IN GU. In viaggio di lavoro in Messico, si sente male improvvisamente, scende nella hall dell’albergo per chiedere aiuto, ma all’arrivo dei soccorsi il suo cuore aveva già smesso di battere per sempre. L’imprenditore Emiliano Piazzon aveva 61 anni. Con la moglie Maria Gabriela Zanonato viveva in via Tasca a San Pietro in Gu. Dalla loro unione sono nati Giulia, 30 anni, ed Eleonora, di 27. «Papà sarebbe diventato nonno a novembre», racconta la sua primogenita, «non vedeva l’ora di andare in pensione per dedicarsi completamente alla nipotina in arrivo».
in viaggio per lavoro
Piazzon - che insieme a un socio aveva fondato la Valtec Italia srl, azienda che si occupa di imballaggi flessibili e ha sede a Verona - era partito martedì della scorsa settimana per raggiungere Città del Messico. Un viaggio di lavoro come tanti che l’avrebbe tenuto lontano dalla famiglia fino a domenica. A poche ore dal ritorno a San Pietro in Gu, però, il dramma. «Mio marito viaggiava da 30 anni», spiega la moglie, «martedì era volato in Nord America per questioni di lavoro, a Città del Messico era già stato altre volte. Stava bene, non aveva mai manifestato problemi di salute».
la tragedia
Venerdì sera, mentre si trovava nella sua stanza in albergo, l’imprenditore dell’Alta padovana si è improvvisamente sentito male ed è subito sceso nella hall dell’hotel: «Era l’una e trenta», continua la figlia maggiore, «il personale dell’hotel si è attivato subito e ha chiamato i soccorsi. L’ambulanza con il medico è arrivata pochi istanti dopo, ma purtroppo per papà non c’è stato nulla da fare».
il lutto
In queste ore i familiari sono in stretto contatto con l’ambasciata per avere notizie sul rimpatrio della salma: «Con ogni probabilità», aggiunge la figlia, «papà tornerà in Italia all’inizio della prossima settimana, soltanto allora potremo fissare la data del funerale». Emiliano Piazzon avrebbe compiuto 62 anni il prossimo 30 settembre.
La moglie e le figlie lo ricordano come una persona «solare, che amava la musica, in particolare quella latino-americana. Si buttava a capofitto su tutto». Quando gli impegni di lavoro glielo permettevano, «affondava le mani nella terra, perché gli permetteva di scaricare le tensioni. Gli piaceva infatti curare il giardino e l’orto. Si era diplomato in ragioneria a Piazzola sul Brenta e subito dopo si era trasferito a San Bernardino, in California, per studiare Business e Management».
Ma il regalo più bello, per Emiliano, sarebbe arrivato a fine anno con la nascita della sua prima nipotina: «Sognava di fare il nonno, non vedeva l’ora di andare in pensione per dedicarsi completamente alla mia bimba», conclude Giulia. —
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