Malore fatale nell’acqua del Salento

TOMBOLO. Colpito da un malore improvviso, muore durante la vacanza in Salento. È il dramma di Antonio Nevio Pilotto, 71 anni, di Tombolo: è stato ucciso da un arresto cardiaco ieri mattina, poco dopo le 11, mentre faceva il bagno con la moglie ed altri amici a Torre San Giovanni, sulla costa di Marina di Ugento (Lecce). La tragedia ha sconvolto decine di persone che in questi giorni erano partite dal Cittadellese per trascorrere un breve periodo di relax in una delle zone balneari più apprezzate d’Italia, meta di un flusso crescente di turisti. Pilotto viveva con la moglie Rosalia Bagliolid in via Vittorio Veneto e insieme a lei ha cresciuto due figlie; era il meccanico storico del paese.
Domenica scorsa era partito con la compagna di una vita alla volta della Puglia: marito e moglie, entrambi iscritti all’Auser di Tombolo, avevano aderito alla vacanza promossa dalla sede cittadellese dell’associazione di anziani. «Era la prima volta che veniva via con noi», raccontano gli amici dell’Auser di Cittadella, «siamo partiti in 54, alcuni si sarebbero fermati per un’altra settimana; altri, come Antonio, che avevano prenotato per sette giorni complessivi, avrebbero preso la via del ritorno domani». Giovedì sera l’ultima cena e gli ultimi momenti di felicità: «Era davvero entusiasta di questo viaggio, dei posti che aveva visto, del paesaggio, del clima. Durante la serata, cenando insieme, Antonio ci aveva detto che era talmente felice di quest’esperienza che addirittura si stava già organizzando per la vacanza del prossimo anno».
Ma ieri mattina tutta questa gioia è stata spazzata via in modo inaspettato: «Intorno alle 11 siamo andati tutti insieme a fare il bagno a Marina di Ugento. Abbiamo camminato, siamo arrivati a una profondità di poco più di mezzo metro». La moglie era con Antonio, tutto sembrava essere tranquillo. «A un certo punto», continuano gli amici dell’Auser, «ci siamo girati e lo abbiamo visto in una posizione innaturale, immerso, con la faccia in acqua. Lo abbiamo raggiunto subito per vedere se avesse avuto un malore e insieme l’abbiamo riportato a riva».
La situazione è apparsa fin da subito disperata: «Non respirava, non dava segni di vita, abbiamo lanciato l’allarme e chiesto l’intervento dei soccorsi». Una volta a riva i compagni di viaggio hanno cercato di rianimarlo con l'aiuto del bagnino del vicino stabilimento balneare “Bora Bora”. Pochi minuti dopo i medici del 118, giunti prontamente sul posto, non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.
Sul luogo della tragedia sono intervenuti anche i militari della Guardia costiera, che hanno ascoltato le testimonianze dei presenti ed effettuato i rilievi tecnici. La moglie di Antonio Nevio Pilotto, che si è vista strappare il marito senza neppure poterlo salutare per l’ultima volta, è rimasta sotto choc.
La salma di Pilotto rientrerà a Tombolo in giornata; la data del funerale deve ancora essere fissata. L'ex meccanico dell'Alta Padovana è purtroppo la seconda vittima che questa settimana è morta in Salento: un altro turista, ottantenne, era morto lunedì a Porto Cesareo, mentre faceva il bagno.
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