Mandalay è la capitale culturale e religiosa della Birmania
È stata la Birmania, stato dell'Asia sudorientale, l'ultimo viaggio di Marina Salvador. Ed è a Mandalay, capitale culturale e religiosa della zona settentrionale del Paese, che la sua vita si è interrotta improvvisamente a soli 35 anni. Terra di mille pagode, di risaie e monasteri, dove la vita di tutti i giorni è permeata dal pensiero buddhista, la Birmania è uno dei pochi paesi del continente asiatico a non aver subito la progressiva occidentalizzazione toccata in sorte a molte altre popolazioni di antichissima civiltà. Posta lungo le sponde del fiume Irrawaddy, Mandalay un tempo era conosciuta come la “città d’oro” del re Mindon, l’ultimo regnante birmano prima dell’occupazione britannica. Molte sono le attrattive artistiche ed architettoniche della città, nonostante i danni subiti durante l’assedio britannico e la Seconda guerra mondiale. Uno dei luoghi più interessanti è la Collina di Mandalay, da cui la città prende il nome, caratterizzata da scalinate a spirale e splendidi templi, che offre un’ottima vista panoramica sulla città e sul fiume. Questa collina è considerata da secoli come una zona sacra, meta di antichi pellegrinaggi, in quanto, secondo una leggenda, essa fu visitata dal Buddha, il quale avrebbe profetizzato che qui sarebbe sorta una grande città. (s.b.)
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