Mandria, da lunedì parte la raccolta “porta a porta”

MANDRIA. A partire da lunedì prossimo, 7 aprile, la raccolta differenziata “porta a porta” dei rifiuti urbani entrerà in vigore anche nei rioni Mandria, Paltana, Voltabrusegana, Brentelle, Cave e Montà. In pratica altri 20.000 padovani non troveranno più i cassonetti nelle vie e nelle piazze limitrofe e dovranno adattarsi al nuovo sistema di raccolta che, tra l’altro, sta riscuotendo, ovunque, un grande consenso tra i cittadini. Attualmente sono già 65.000 i padovani che usufruiscono di questo nuovo tipo di servizio. In precedenza il “porta a porta” partito nel 2011, era stato introdotto già ad Altichiero, Sacro Cuore, Ponterotto, Pontevigodarzere, Torre, Ponte di Brenta, Camin, Granze, San Gregorio, Isola di Terranegra, Voltabarozzo, Crocifisso, Guizza Sud, Salboro.
Nei giorni passati è toccato ai giovani di Legambiente, assieme al personale del Comune e di Acegas Aps, andare in giro a spiegare ai residenti come funziona esattamente il nuovo sistema di raccolta. Nel frattempo l’amministrazione comunale con l’assessore all’ambiente, Marina Mancin, hanno già provveduto a far arrivare ai cittadini ed ai condomini sia i nuovi contenitori delle immondizie, prodotte in ciascuna abitazione e sia tutto il materiale informativo necessario in questi casi. Tra le notizie più importanti che i residenti devono conoscere c’è anche quella che prevede la raccolta dei rifiuti organici nei giorni di lunedì e di venerdì e quella degli scarti da giardino, che, prima di essere consegnati agli addetti del settore, devono essere segnalati e prenotati al numero verde 800237313.
L’avvio del “porta a porta” anche alla Mandria e nei rioni vicini, dal prossimo lunedì, comporta anche una rivoluzione radicale nell’organizzazione del lavoro degli addetti alla raccolta. Per la prima volta non saranno più i dipendenti diretti dell’ex Amniup ad andare a raccogliere i rifiuti, ma i lavoratori che fanno parte dell’Ati, che si aggiudicata l’appalto. Ossia i soci della cooperativa sociale Il Grillo e i lavoratori della società Terme Recupero, con sede a Montegrotto.
«Presteremo la massima attenzione al cambio nell’organizzazione del lavoro all’interno di Acegas Aps-Ambiente», spiega Salvatore Livorno, della Cgil-Funzione Pubblica, «Anche perché tra i lavoratori delle due società che hanno vinto, assieme, l’appalto c’è una differenza di stipendio di 300 euro».
Felice Paduano
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