Mara Turra, l’artista degli omaggi floreali a tutti i cantanti sul palco di Sanremo

MONSELICE.
Dici Sanremo e pensi alla musica, indubbiamente. Ma dici Sanremo e pensi anche ai fiori. Ci sono dunque due modi per stare sul palco del più importante festival italiano: o da cantanti o da maestri fiorai. Mara Turra, professionista di Solesino e con un negozio a Monselice, sarà protagonista nella Città dei fiori proprio grazie alle sue competenze in ambito floreale. Turra guiderà infatti una squadra di fioristi sul palco del Teatro Ariston, dove dal 5 al 9 febbraio si celebrerà la 69ª edizione del Festival.
LA formazione
Mara Turra è titolare di un negozio a Monselice, in via Cadorna. Il lavoro al Punto Verde, questo il nome dell’esercizio, è tuttavia solo una parte dell’impegno quotidiano della professionista. La Turra è infatti anche presidente dell’Associazione Formazione Fioristi e della Scuola Internazionale Mastrofioristi. Ha cominciato la sua attività nel 1980, come ambulante di fiori recisi, quindi nel 1986 ha aperto un punto vendita dando anche il via al lungo e articolato percorso di formazione professionale. Dal 1992 è passata dall’altra parte della cattedra, diventando docente di corsi per fioristi in tutta Italia e pure all’estero. Esperienze con docenti ed esperti internazionali, un master dedicato alla psicologia di vendita, il titolo di art director assegnato dall’Associazione nazionale Vetrinisti Italiani, una specializzazione a Parigi dedicata al confezionamento, e poi libri, premi e numerosi riconoscimenti: il cammino professionale della monselicense è stato in continua ascesa.
LA CHIAMATA AL FESTIVAL
Con un curriculum del genere è difficile non entrare nei circuiti che contano, e il Festival di Sanremo è sicuramente un punto d’arrivo importante. Già l’anno scorso la fiorista padovana era stata convocata per lavorare al Festival, ma lo scarso preavviso e la lunga serie di impegni già presi le avevano purtroppo fatto declinare l’offerta. Turra sin dai prossimi giorni in Liguria dirigerà un gruppo di 25 fioristi che dovrà occuparsi del mondo floreale legato alla kermesse musicale. «Ci saranno vari sottogruppi che si occuperanno di aspetti precisi dell’organizzazione del Festival» spiega la professionista «Io, ad esempio, guiderò la squadra che dovrà occuparsi dei bouquet. Anche dal punto di vista mediatico e dell’attenzione della regia, sono sicuramente aspetti che avranno ampio risolto. Non posso dunque che essere emozionata e orgogliosa di questo ruolo». Fondamentale, per essere chiamata al Festival, è sicuramente l’attività nella sua Associazione Formazione Fioristi e nella Scuola Internazionale Mastrofioristi, realtà che ha tenuto appositi corsi proprio per gli aspiranti fioristi chiamati a lavorare a Sanremo nei giorni del Festival, curati anche dalla stessa Turra. Una volta a Sanremo, il gruppo lavorerà all’allestimento del palco, ai fiori con cui omaggiare gli artisti, agli arredi floreali degli eventi collegati alla manifestazione canora, come ad esempio le conferenze stampa.
AL LAVORO DA domenica
Mara Turra e la squadra hanno già svolto un sopralluogo all’Ariston, dove però ritorneranno a partire dal 3 febbraio, due giorni prima della manifestazione. Sarà in quei giorni che il pool di fioristi riceverà le indicazioni finali di Claudio Baglioni, direttore artistico del Festival, che ha diritto all’ultima parola sulla scelta degli allestimenti. Insomma, al di là dei progetti già definiti, Turra e gli altri professionisti dovranno essere pronti a organizzare il lavoro in poco tempo e a venire incontro alla sensibilità di chi ha in mano la conduzione della kermesse. «Utilizzeremo prevalentemente ranuncoli, garofani, papaveri, sterlizie e l’immancabile mimosa, oltre a tante varietà di verde» annuncia la monselicense d’adozione «Un occhio di riguardo, manco a dirlo, andrà ai fiori liguri e di Sanremo. È molto importante promuovere questo tesoro regionale e in generale i fiori italiani, che non hanno nulla da invidiare a quelli di altri concorrenti europei». —
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