Marco, l’antistar della cucina. Saluta miliardari e top model e torna a lavorare alla Bulesca

il personaggio
Prima il giro del mondo tra ristoranti stellati, principi e star mondiali ed ora il ritorno a casa, a Padova, nel ristorante dove tutto era cominciato sette anni fa. Marco Loriga, rubanese classe ’94, è uno dei giovani talenti del mondo della cucina che a Padova, in particolare, trova un fertile vivaio, ma nonostante le incredibili esperienze vissute negli ultimi anni è l’antistar per eccezione: «Per me c’è solo la passione per la cucina, poi certo fa piacere raggiungere certi livelli ma non mi sono mai montato la testa nemmeno per un secondo».
Sì perché Marco, fin da giovanissimo, dopo il diploma nella scuola Ca’ Edimar, ha macinato esperienze fuori dalla norma: «La prima è stata il ristorante la Bulesca a Rubano, dove ho lavorato per circa tre anni trovando subito una seconda famiglia. Poi ho prima preso il volo per Miami per lavorare in un ristorante italiano e ho fatto ritorno in Italia sotto lo chef stellato Enrico Bartolini al Devero di Milano. Da lì mi si è presentata l’occasione di lavorare come secondo chef sulla barca di Flavio Briatore e nonostante il mal di mare ho accettato la sfida».
Un anno della sua vita in cui Marco ha vissuto in un mondo a parte: «È stata una bella esperienza, anche se il rischio è di finire alienati da quell’ambiente. Su questa barca spesso capitava Naomi Campbell e in occasione del GP di Montecarlo c’era stata una festa con molti divi di Hollywood e dover cucinare per loro è stata una grande responsabilità».
E da lì Marco è salpato a bordo della seconda barca: «Nel secondo yacht sono stato cuoco di bordo per un membro della famiglia reale di Montecarlo, cucinando una volta anche per il Principe Alberto. Altra bella esperienza, anche se il mal di mare è stato sempre mio fedele compagno di viaggio» scherza. «Nell’ultimo anno infine ho prima fatto un’esperienza in Estonia e poi all’Armani Caffè di Parigi (una stella Michelin, ndr), ma ora ho deciso di tornare a Padova per rimanere».
E infatti la prossima avventura per Marco è un ritorno a casa alla Bulesca: «Il mondo dell’alta cucina è qualcosa di molto stressante, molti miei colleghi sono andati in depressione e anche io ho avuto momenti difficili. E lì al mio fianco sono rimasti i vecchi amici della Bulesca che chiamavo quasi tutte le sere, ed anche per questo ho accettato la sfida di tornare qui a Rubano».
«Sarà una reunion dei tanti giovani cuochi che abbiamo lanciato con Marco che sarà anche di più del mio braccio destro» racconta Davide Rebellato, responsabile di cucina. «Il progetto che partirà a gennaio è rivoluzionare uno storico ristorante rivisitando in chiave moderna la nostra tradizione. Per questa sfida torneranno da noi anche altri ragazzi padovani sotto i 30 anni per riunire la vecchia famiglia». —
Luca Perin
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