Marco Marin e la sua nuova Forza Italia: «Un tavolo con gli alleati su palazzo Moroni»

Marco Marin è il coordinatore regionale di Forza Italia. Classe 1963, una medaglia d’oro, due d'argento e una di bronzo nella scherma alle Olimpiadi, medico, sposato con un figlio, incarna il...

Marco Marin è il coordinatore regionale di Forza Italia.

Classe 1963, una medaglia d’oro, due d'argento e una di bronzo nella scherma alle Olimpiadi, medico, sposato con un figlio, incarna il berlusconismo padovano del Duemila. Entra nella giunta di Giustina Destro come assessore alle Politiche sociali, nel 2004 viene eletto consigliere comunale di Forza Italia con il record delle preferenze personali. Nel 2009 è candidato sindaco per il centrodestra e trascina Flavio Zanonato al ballottaggio, anche grazie alla sua lista civica. Nel 2012 vince il congresso cittadino del Pdl: viene eletto coordinatore cittadino, con Rocco Bordin come vice. A febbraio 2013, Marin è stato eletto senatore nelle liste del Pdl. Il 16 novembre ha aderito subito alla nuova Forza Italia. E ieri è arrivata la nomina da parte di Berlusconi: tocca a lui guidare il partito a livello regionale.

«Ringrazio il presidente Berlusconi per la fiducia» commenta a caldo Marin, «È un impegno, un onore e soprattutto un’altra sfida che raccolgo. So di poter contare su personalità del calibro di Galan e sulla grande squadra dei nostri parlamentari, consiglieri regionali e amministratori locali».

Da coordinatore regionale di Forza Italia, è atteso dall’appuntamento delle Amministrative. E naturalmente spicca il voto per palazzo Moroni: nelle prossime settimane, è già in calendario un primo summit con tutti i big del partito: Galan, Elisabetta Casellati,Padrin e Elisabetta Gardini.

Marin, da parte sua, aveva da tempo messo a punto la strategia: «Serve un tavolo con gli alleati del centrodestra. Prima di tutto, un programma concordato con Lega e Udc. Poi cercheremo insieme il nome giusto da opporre a Ivo Rossi e al centrosinistra che non cambia mai».

Con il nuovo ruolo politico, Marin a maggior ragione esce dalla “rosa” dei possibili candidati sindaco. E sembra ormai più che tramontata l’ipotesi dell’ex prefetto Gian Valerio Lombardi, che contava sul sostegno dei vecchi notabili di Confindustria.

Non ha dato nemmeno esito il “sondaggio” a ridosso di Natale. Tanto più che qualcuno dei contattati, in realtà, ha sempre... remato dall’altra parte dello schieramento politico. Difficile convincere un imprenditore di primo piano, più probabile la ricerca del leader nel perimetro della “società civile” di centrodestra.

In ogni caso, è scontato che ogni novità vera sarà successiva alla celebrazione delle Primarie del centrosinistra. Per il momento, si continua a giocare con la tattica. E a confidare sul ricompattamento dello schieramento del 2009. Ma serve la verifica al tavolo annunciato da Marin. (e.m.)

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova