Massacrò l’ex compagna: 16 anni a Rao

Ieri la sentenza: riconosciuto il vizio parziale di mente, dovrà risarcire 630 mila euro. Il giovane in aula, a testa china
Di Carlo Bellotto
BARSOTTI - SENTENZA RAO. famigliari vittima
BARSOTTI - SENTENZA RAO. famigliari vittima

Ha massacrato la compagna con 51 coltellate davanti alla figlioletta, ieri in abbreviato è stato condannato a 16 anni e 8 mesi dal giudice Domenica Gambardella. Lui è Paolo Rao, 31 anni, ingegnere (figlio dell’ex direttore generale dell’Usl 16 Fortunato). La sentenza ha riconosciuto il vizio parziale di mente, la sospensione della potestà genitoriale per la durata della pena e prevede che, ad espiazione avvenuta (che di fatto potrebbe ridursi a 10 anni tra la detenzione già fatta e i benefici) sia assegnato a una casa di cura e custodia per 3 anni. La pena, come accaduto fino ad ora, continuerà a scontarla ai domiciliari, in una struttura protetta di Camposampiero. Il pm Vartan Giacomelli aveva chiesto la condanna a 19 anni.

L’omicidio era avvenuto fra le 6.43 e le 7.10 del 7 ottobre 2012 in appartamento di via Canestrini 145 di proprietà della moglie, Erica Ferazza, psicologa. Lui non voleva accettare la fine della loro relazione e questo potrebbe essere stata la causa del delitto. Il giudice ha stabilito che l’imputato dovrà risarcire 250 mila euro alla figlia, altri 250 mila euro a favore della mamma di Erica, 100 mila a favore della sorella di Erica, Serena Laura e 10 mila euro ad altri tre parenti.

Ieri in tribunale c’erano una quindicina di persone tra parenti e amici della Ferazza, comprese due mamme di bimbi che frequentano l’asilo con la piccola Rao nel Varesotto e c’era l’imputato che aveva al suo fianco la mamma e il fratello. Alle 9.30 il giudice si è ritirato in camera di consiglio per uscire alle 11.30 con la sentenza. Rao ha atteso il pronunciamento davanti alla porta dell’aula quasi sempre a testa china. Dopo la lettura del dispositivo è uscito con gli occhi gonfi e ha ascoltato la spiegazione di quanto deciso dal giudice fatta dal suo legale, Giovanni Chiello. Ora sarà il tribunale di Sorveglianza a decidere se Rao espierà tutta la pena nell’istituto o in carcere. In questo periodo non ha più rivisto sua figlia - che ora ha 5 anni - e probabilmente non la rivedrà nemmeno per i prossimi anni. La vedono invece i nonni paterni. La piccola vive con i nonni materni in Lombardia e proprio venerdì il tribunale ha nominato un nuovo tutore della bimba, Giovanna Ferraris. «Dal momento dell’omicidio il padre, o comunque la famiglia Rao, non ha versato nulla per il mantenimento della piccola», sostiene l’avvocato di parte civile Alessandra Azara. Un anno prima dell’omicidio, Rao aveva ferito la figlia con un coltello, durante una vacanza nel Livornese, a Bibona.

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