Mattia, 3 anni fa era in coma e domani correrà felice

MESTRINO. La Maratona di Padova avrà, tra le migliaia di concorrenti, anche un giovane di Mestrino, davvero speciale: Mattia Martinello, che ha deciso di partecipare alla mezza maratona di 21...

MESTRINO. La Maratona di Padova avrà, tra le migliaia di concorrenti, anche un giovane di Mestrino, davvero speciale: Mattia Martinello, che ha deciso di partecipare alla mezza maratona di 21 chilometri. Un risultato importantissimo, visto che solo tre anni fa era in coma. Mattia suo malgrado era balzato agli onori delle cronache il giorno del suo diciottesimo compleanno, l’8 settembre 2014, quando nei pressi del Colosseo a Roma – dove si era recato con amici a festeggiare la maggiore età – era caduto da alcuni metri di altezza in uno spiazzo erboso, battendo il capo, mentre camminava al buio cercando un posto per sedersi. Quaranta giorni di coma, la disperazione e l'attesa di mamma Orietta e papà Giorgio (con lui nella foto durante l’allanemanto), oltre che dell'intera comunità di Mestrino (nella cui squadra di calcio Mattia giocava) e alla fine il risveglio e la lunga riabilitazione. «Appena sveglio non parlavo né mangiavo», racconta Mattia, «solo grazie a medici e terapisti, al sostegno dei miei genitori e alla mia determinazione, dopo 7 mesi sono tornato a scuola e dopo altri 4 ho conseguito la maturità». Ha ripreso anche a giocare nel team Calcio veneto for disable, studia Scienze politiche (media del 27, precisa orgoglioso), da un anno e mezzo ha una fidanzata e adesso si cimenta nella Maratona. «Voglio dimostrare che col duro lavoro e la determinazione si può raggiungere ogni risultato, indipendentemente da cosa ti è capitato. Dico spesso che “le soddisfazioni migliori le otteniamo dagli obiettivi più difficili”». A portarlo a correre è stato il suo allenatore Marco Turetta. «Mentre ero in coma aveva partecipato alla maratona di Firenze e quando mi sono svegliato mi ha portato la maglia dicendomi che non avrebbe più corso se non con me» spiega Mattia. «Da sei mesi ci alleniamo insieme ai miei genitori (che correranno la maratona) e grazie alla preparazione del personal trainer Alberto Biasin, allo sponsor Andrea Gabrielli della Gabrielli spa e alla collaborazione dell’United trail&running di Selvazzano, sono pronto. Conto di impiegare due ore e mezzo, se saranno di più non importa». L'impresa di Mattia diventerà un video da portare nelle scuole.

Cristina Salvato

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