Il mattino di Padova incontra gli studenti: riunione di redazione all'Università
Lente sui giornali del gruppo Nord Est Multimedia durante una lezione del corso di Comunicazione. Presente la rettrice Mapelli, il presidente del corso Scarcelli, oltre al direttore Ubaldeschi, i vicedirettori e i responsabili dei vari settori

Gli occhi curiosi, le orecchie in ascolto e le dita veloci, a prendere appunti sulle tastiere dei pc.
Dopo circa un’ora, la sessantina di studenti e studentesse del corso di Linguaggio giornalistico, quasi al termine della triennale in Comunicazione dell’Università di Padova, ha levato le mani e cominciato a fare domande.
Un buon segno per dei ventenni aspiranti giornalisti, mercoledì 8 maggio a lezione nell’aula a gradoni dello Smact competence center di via Tommaseo, sede straordinaria della riunione plenaria delle testate del Gruppo Nem.
Quella che l’ecosistema Nord Est Multimedia svolge quotidianamente a porte chiuse, ma che la rettrice dell’ateneo padovano Daniela Mapelli, e il direttore delle testate Luca Ubaldeschi, hanno scelto di spalancare ai futuri professionisti del mestiere.
«Qual è il futuro dell’informazione nell’era dell’Intelligenza artificiale?», «Come funziona l’accesso alle professioni giornalistiche?», e ancora «Come si decide quanto spazio dare a ciascuna notizia?», hanno chiesto i giovanissimi. Alcuni di loro si vedono con penna e taccuino alla mano, sognando di raccontare il mondo dalle colonne di un giornale cartaceo. Altri di dirlo, chi alla radio, in televisione o in un podcast. Ma non tutti s’immagino giornalisti. C’è anche chi desidera usare i social e l’infinito spettro offerto dalla tecnologia per comunicare un brand, una azienda, un prodotto. Qualcuno, invece, non sa ancora che farà da grande.
Accolti allo Smact, quartier generale del consorzio di università nordestine (Padova capofila) che fa trasferimento tecnologico alle imprese, i ragazzi e ragazze hanno così partecipato al primo seme di quella gestazione quotidiana che è il giornale. Nel caso di Nem, di 6 testate, 9 edizioni e 7 siti. Dopo una visita alla sede, un talk li ha guidai in un viaggio nel giornalismo che è subito sfociato in dialogo.
Al centro i temi posti con il massimo della serietà dai giovani in jeans, t-shit e felpa. Dalle sfide che oggi insediano o stimolano l’informazione a questioni più tecniche o pratiche, come i criteri che sorreggono l’architettura di una prima pagina, la spartizione degli argomenti tra i giornalisti di una redazione, la distribuzione delle notizie nella pagina. Tutte curiosità chiarite da direttore, direzione e capi dei vari settori seduti al tavolo.
Con la rettrice e il direttore, sono intervenuti al dibattito (moderato dal docente Luca Barbieri) anche il presidente dello Smact, Matteo Faggin, e quello del corso di laurea in Comunicazione, Cosimo Marco Scarcelli.
In un rimbalzo di botta e risposta, il pubblico universitario si è così potuto confrontare con chi, tutti i giorni, letteralmente concepisce, timona e sviluppa le notizie. Con i tempi e modi, limiti e potenzialità dei mass media. Ma loro, come si informano? Più d’uno ha citato siti, newsletter e social quali fonti preferite. Quotidiani e riviste di carta, solo quando il tempo, eterno tiranno, lo concede.

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