Maya, da feroce rottweiler a cucciolona salvata dai fiori di Bach

PADOVA. «Sono stata ad un passo dal farla sopprimere, la mia piccolina». Chi parla è Marilisa Zuin, 37 anni, orafa di Vigodarzere. E la “piccolina” è una femmina di rottweiler, Maya.
«A causa di un imprinting scorretto, da cucciola, e ad alcuni errori che anch'io e la mia famiglia abbiamo fatto, Maya era diventata ingestibile: attaccava chiunque in un raggio di 50 metri». Marilisa, con il suo cane, le ha provate davvero tutte: prima l’addestramento classico, anche coercitivo visto il carattere difficile di Maya; poi il pellegrinaggio da vari veterinari comportamentalisti. Niente di fatto. Il cane continuava a peggiorare e a creare problemi. Marilisa viene addirittura citata in tribunale per un episodio finito anche fra le pagine del nostro giornale: Maya ha morso un ragazzo, per fortuna senza gravi conseguenze. «In famiglia l’atmosfera era diventata insostenibile. Un giorno mio padre mi ha detto: o noi, o il cane. E allora me ne sono andata. Io e lei, sole, non è stato per niente facile». Alla fine Maya e la sua proprietaria hanno trovato chi potesse aiutarle: Giancarlo Militello. Esperto cinofilo padovano che opera a Terranegra, pratica il metodo gentile del rinforzo positivo: si premia il cane quando il comportamento è corretto, lo si ignora quando invece fa qualcosa che non va. «E da allora Maya ha cambiato vita, e io con lei: è migliorata tantissimo e si comporta meglio di molti altri cani al guinzaglio! Prima era impossibile portarla a passeggio».
Fondamentale, in questa pratica di recupero, l’uso dei Fiori di Bach: un rimedio floreale alternativo che ha apportato a questa molossoide grandi benefici. «I risultati sono stati molto buoni da subito e la terapia è durata diversi mesi. Ma rifarei tutto. Maya ora sta bene, è un cane felice ed equilibrato. Davvero un altro cane».
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