Media 90, prima di fallire si intasca quasi un milione

CAMPODARSEGO. Bancarotta fraudolenta per aver distratto 886 mila euro dalla società Media 90 srl, poi fallita. È l’accusa che rischia di portare a processo Marco Favero, 56 anni di Campodarsego che martedì prossimo deve comparire davanti al giudice dell’udienza preliminare. Il pubblico ministero Emma Ferrero gli contesta di aver distratto dalle casse sociali della Media 90 srl con sede a Cadoneghe, nella sua veste di amministratore unico, 730 mila euro tra gennaio e febbraio 2015, 155.144 ricevuti come compensi di amministratore negli anni 2012/2015 nonostante non fossero dovuti e 1.290 euro in un’altra occasione. La persona offesa figura il curatore fallimentare Carlo Mariano che rappresenta i creditori dell’azienda stessa. Se mandare o meno Favero a processo lo deciderà il giudice Mariella Fino. L’indagine era stata condotta dal pubblico ministero Francesco Tonon. La Media 90 era fallita nel 2015, con un passivo importante. Contava 9 dipendenti e 11 agenti che vendevano la pubblicità per diverse emittenti radifoniche. Dalla denuncia di alcuni creditori era emerso che c’erano alcuni bonifici di Favero che spostava i soldi dai conti della società ad altri personali, in Italia e all’estero. Un gruppo di creditori sono riusciti a chiedere al giudice il sequestro di alcuni beni immobili dell’azienda fino al raggiugimento della cifra di 750 mila euro. Tra i creditori che hanno richiesto di partecipare alla ripartizione dell'attivo, anche, la Banca padovana di credito cooperativo, la Cassa di risparmio del Veneto, Equitalia e una decina di agenti di Media 90. Tra i creditori che attendevano da mesi il pagamento di centinaia di migliaia di euro, rimasti insoluti, vi è anche il gruppo radiofonico castellano di Radio Birikina e Radio Bella & Monella. Nel 2009 era stata inaugurata la sede di Media 90 in una struttura molto caratteristica a forma di radio.