Meningite al Severi, profilassi a tutti

Genitori in ansia, il vicepreside rassicura: «Prese le dovute precauzioni, non c’è alcun pericolo»
Di Alice Ferretti

Una giornata “difficile” quella di ieri all’istituto tecnico industriale Severi di via Pettinati, a Mortise. Non solo per lo sciopero dei Cobas, e neppure perché era la giornata dedicata ai test Invalsi. Quello che ha reso la mattinata di ieri diversa dalle altre è stato il diffondersi della notizia dello studente dell’istituto colpito dalla meningite.

Fino a ieri infatti studenti e genitori del Severi non sapevano nulla. Solo in mattinata la dirigenza ha diffuso tramite il registro elettronico una circolare in cui si spiegava del caso di meningite nella scuola e si tranquillizzavano genitori, studenti e personale scolastico sull’assenza di pericolo.

«Avrebbero potuto anche parlarne in classe con i ragazzi, dopo tutto il registro elettronico non lo si può certo controllare ogni giorno», sottolineava ieri all’uscita della scuola la mamma di uno studente al primo anno. «Non si possono sottovalutare cose di questo genere, sarebbe stato più giusto informare tempestivamente i genitori della situazione».

Nel frattempo la quinta dell’indirizzo elettronico, la classe del ragazzino residente a Stra colpito da meningite, è stata sottoposta a profilassi. Ieri erano tutti a scuola. Studenti e docenti che hanno avuto contatti con il diciottenne nei giorni precedenti alla comparsa dei primi sintomi, stanno ora prendendo un apposito antibiotico a scopo preventivo.

Il diciottenne, come ha spiegato un suo amico e compagno di calcio, anche lui sottoposto a profilassi, ha cominciato a stare male sabato notte. «Siamo stati insieme fino a tardi, alle due circa, poi lui è tornato a casa perché aveva tanto mal di testa», racconta l’amico. «La domenica mattina non gli passava così è andato al pronto soccorso dove le sue condizioni sono peggiorate e dove gli è stata diagnosticata la meningite».

Lo studente del Severi ora è tenuto in coma farmacologico. «Sono stato in ospedale ieri, mi hanno detto che si sta a poco a poco riprendendo e che dovrebbe ormai essere fuori pericolo», prosegue l’amico.

Intanto ieri mattina all’istituto tecnico sono arrivate diverse telefonate di genitori preoccupati per i propri figli: «Ci hanno chiamato alcuni genitori perché giustamente volevano saperne di più», ha ammesso il vicepreside Ercole Mitrotta, anche lui sottoposto a profilassi. «Li abbiamo rassicurati. Chi è stato in contatto con il giovane sta prendendo le dovute precauzioni, per gli altri non c’è alcun pericolo».

Nonostante le rassicurazioni telefoniche e scritte sul registro elettronico, qualche genitore nella giornata di ieri si è comunque presentato a scuola. «Vorrei sapere se il ragazzo con la meningite prendeva la navetta che dalla scuola porta alla fermata dell’autobus», ha chiesto preoccupata una mamma alla segreteria dell’istituto.

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