Mercato Europeo la carica dei 40 mila in Prato della Valle

PADOVA. Bagno di folla e di sapori. Per tutta la giornata di ieri circa 40.000 persone hanno invaso il Prato, passeggiando tra le 145 bancarelle della 13ª edizione del Mercato Europeo, organizzato dalla Fiva-Ascom.
Un successo che si ripete, quindi, quello della tre giorni del gusto. Dal made in Italy (salumi e affettati nostrani, stand siciliani, sardi, calabresi, toscani e piemontesi) a quelli stranieri. Tra i più apprezzati quelli di Spagna e Portogallo ma molta curiosità hanno suscitato anche cibi e bevande di Israele, Grecia, Argentina, Brasile, Austria, Germania, Venezuela, Francia, Belgio. A mezzogiorno gli organizzatori Ilario Sattin, Franco Pasqualetti, Guerrino Polito e Matteo Dalla Pozza hanno assegnato i primi premi. Migliore stand italiano: Giancarlo Agosti, produttore di una birra artigianale in Trentino Alto Adige. Premio Euopeo: John Miller, titolare dello stand delle ceramiche di Manchester. Premio Fantasia: Jesus, titolare di un banco dove si vendono formaggi francesi e birre made in Belgium. Stand aperti anche oggi e domani.
Giostre in Prato. Sempre a proposito della piazza simbolo di Padova, dopo tanti anni di esilio, deciso dalla Sovrintendenza, le giostre per la Festa del Santo, il prossimo 22 maggio, torneranno in Prato della Valle. Non tutte, ma solo quelle più piccole. Saranno sistemate nello spazio davanti al ristorante Zairo, mentre quelle più grandi saranno allestite sul lato sud di piazza Rabin, togliendo altri posti preziosi per le auto, dopo che la parte nord dell’ex Foro Boario è stata recintata per i lavori di ristrutturazione, non ancora cominciati. Ma l’arrivo delle giostre in Prato dovrà fare i conti con gli ambulanti dei settori ortofrutta e fiori, che non potranno occupare gli abituali spazi per tre sabati consecutivi, 27 maggio e 3 e 10 giugno.
Il Comune ha deciso che, mentre i fiorai dovranno occupare l’area esterna che si trova nei pressi dell’incrocio con via Carducci, i 24 fruttivendoli che ogni sabato si piazzano davanti allo Zairo, dovranno arrangiarsi nella prima parte di via Umberto I, nel tratto in direzione della chiesa di San Daniele. Lo spostamento temporaneo dei 24 fruttivendoli e degli 8 fiorai è stato discusso in due incontri che i rappresentanti dell’Anva-Confesercenti e della Fiva-Ascom, rispettivamente Enzo Tuis e Ilario Sattin, hanno avuto con il capo-settore del commercio e il commissario Paolo De Biagi, ma un accordo definitivo non è stato ancora raggiunto. Questo perché la stragrande maggioranza dei fruttivendoli non vorrebbe essere spostata in via Umberto, ma sul lobo di Santa Giustina. «Restando ai margini di Prato della Valle, lato est, saremmo più visibili», osserva Achille Capuzzo. «Già adesso gli affari non vanno bene come una volta. In via Umberto le nostre, già magre, entrate sarebbero ridotte all’osso». Giovedì prossimo ci sarà l’ultimo incontro con i rappresentanti del Comune per cercare di raggiungere l’intesa. «Siamo convinti», dicono Enzo Tuis e Ilario Sattin, «che si possano conciliare i bisogni e gli interessi di tutte le parti in causa, compresi quelli dei titolari degli spettacoli viaggianti, che hanno tutto il diritto di poter lavorare dal 22 maggio al 13 giugno»..
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