Merlara, visite in casa di riposo dopo 4 mesi

Da domani la “Scarmignan” riapre le porte ai parenti degli ospiti. Nell’istituto 34 le vittime durante l’emergenza
Merelara (PD), 09 Marzo 2020. Centro Anziani chiuso a Merlara. Nella foto: essterni del Centro per Anziani di Merlara
Merelara (PD), 09 Marzo 2020. Centro Anziani chiuso a Merlara. Nella foto: essterni del Centro per Anziani di Merlara

MERLARA

La “Pietro e Santa Scarmignan” è davvero pronta a lasciarsi il Covid-19 alle spalle. La casa di riposo di Merlara, dove nei quattro mesi di massima emergenza sono mancati ben 34 anziani, riprenderà da domani le visite agli ospiti della struttura. Anche se in altri pensionati padovani l’incontro tra ospiti e parenti è già consentito ormai da giorni, quello di domani rappresenterà un passo molto importante per la casa di riposo merlarese, la più colpita dal coronavirus.

LE VISITE

«Le visite inizieranno lunedì e saranno esclusivamente su prenotazione» spiega Roberta Meneghetti, presidente della “Scarmignan” «Le visite avverranno “senza protezione”, all’aperto, nel nostro parco verde. In caso di cattivo tempo ci si sposterà nel porticato». L’assenza di protezione, ovviamente, non equivale a mancanza di sicurezza e poco attenzione alla prevenzione, anzi.

Se infatti prima gli incontri avvenivano dietro a una vetrata, oggi sarà possibile stare a un metro di distanza dal proprio caro, non prima di essersi sottoposti alla misurazione della temperatura e alla disinfezione delle mani. Sarà obbligatorio indossare la mascherina chirurgica e l’incontro avverrà sotto la vigilanza degli operatori. Certo, la normalità è ancora lontana, ma la possibilità di vedere una persona cara senza barriere rappresenta una conquista importante per gli anziani della “Scarmignan”.

NUOVI ACCESSI

Prima che la pandemia scoppiasse e il virus entrasse nelle case di riposo, a Merlara c’erano 73 anziani. Il Covid-19 si è portato via, pur con “responsabilità” differenziate, ben 34 ospiti. Oggi alla “Scarmignan” ci sono 38 anziani. La struttura si prepara anche a nuovi ingressi, ovviamente seguendo tutti i protocolli previsti dalla Regione che prevedono, tra le altre cose, due settimane di isolamento in un’astanteria appositamente allestita in ogni pensionato. Un ingresso è previsto sicuramente la settimana prossima. Un altro anziano era entrato nei giorni scorsi ma è stato stroncato da cause naturali. «Abbiamo varie richieste di nuovi accessi di ospiti, ma l’iter prevede tempi un po’ lunghi per gli ingressi e comunque distanziati uno dall’altro», sottolinea il presidente.

ANCHE A ESTE

Da domani riapriranno le visite anche alla Fondazione Santa Tecla di Este, altra struttura della Bassa padovana che aveva ritenuto opportuno posticipare il più possibile l’apertura ai visitatori, anche in virtù del fatto che nella casa di riposo di via Fogolari nessuno dei 200 ospiti ha contratto il virus durante l’emergenza. «Potete di nuovo venire ad incontrare i vostri cari nella loro casa, che vogliamo sia anche un po’la vostra casa» scrivono dalla Santa Tecla «E in effetti facevano impressione e tristezza, a noi che lavoriamo qui, le giornate senza le vostre visite, i vostri saluti, il vostro andirivieni».

Ma l’emergenza non è finita – continuano dalla casa di riposo – e il Covid19 è ancora una preoccupazione. Da qui le restrizioni comunque imposte dalla struttura: prenotazioni via Whataspp, arrivo con dieci minuti di anticipo sull’orario di visita per la disinfezione, sottoscrizione del patto di corresponsabilità, distanziamento e mascherina obbligatori e durate dell’incontro non oltre la mezz’ora. Le visite si terranno nella sala da pranzo dell’ex centro diurno, così come nel giardino antistante. –



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