«Metto le porte da orefice in pizzeria o chiudo»

ARCELLA. Giuseppe Casanova, titolare, in via Annibale da Bassano all’Arcella, della pizzeria-ristorante-albergo Da Nadia, non ce la fa più ad andare avanti nelle condizioni attuali. «Dopo 24 anni di gestione continuativa, con sette dipendenti, sono tentato di gettare la spugna» spiega il ristoratore originario di Scala di Ravello; «I ciclisti-spacciatori, che fino alle quattro di mattina vanno avanti ed indietro sulla pista ciclabile davanti al mio locale, con il cappuccio in testa anche quando fa caldo, sono diventati troppi. I clienti, anche i più affezionati, hanno paura. Tra poco sarò costretto a dotarmi dello stesso tipo d’ingresso che hanno gli orefici e aprirò solo ai clienti dopo che questi avranno bussato e si saranno fatti riconoscere. Vi pare giusto?». Negli ultimi tempi Casanova si è rivolto più volte alle forze dell’ordine ed ha chiesto anche di essere ricevuto dal sindaco perché, con il caldo, la presenza dei delinquenti rischia di diventare più ingombrante e pericolosa. «Mi sto mettendo in contatto con i residenti ed i negozianti vicini per organizzare qualcosa di plateale» aggiunge; «Una cosa è certa: così non possiamo andare avanti. Vorrei trasformare una parte del parcheggio in un pergolato, dove mangiare all’aperto. Ma quali clienti verrebbero a cena con gli spacciatori a due passi?».
(f.pad.)
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