«Mia madre di 72 anni salvata con un trapianto di fegato che nessuno voleva eseguire»

PADOVA. «Solo a Padova e solo l’équipe del professor Umberto Cillo hanno potuto salvare la vita a mia madre eseguendo il trapianto di fegato che per la sua età, 72 anni, nessun altro centro voleva fare». Il calvario di Antonella Sglavo e della mamma Maria è iniziato nelle Marche molti mesi fa. L’anziana era affetta da un cancro al fegato dovuto a una cirrosi epatica derivante dall’epatite c. Il trapianto era l’unica via di salvezza per la donna. «Tutti i centri in Italia», racconta Antonella, «pongono i 65 anni come limite di età per eseguire il trapianto. Solo qui a Padova è stato possibili eseguire l’intervento su mia madre. Non posso che manifestare la mia gratitudine verso l’équipe medica del professor Cillo del reparto di Chirurgia epatobiliare e trapianti di fegato».
talento e umanità
«Cillo è un professionista che, con straordinario talento e umanità, ogni giorno vince sulla morte restituendo vita e speranza ai suoi pazienti. Un professionista lungimirante che col suo impegno assiduo e senza limiti di tempo, mette da parte la sua vita per salvare quella degli altri. Un esempio umano e professionale che fa luce e dà speranza che sia ancora possibile lasciare un mondo migliore ai nostri figli».
operazione riuscita
L’anziana è ancora ricoverata in Terapia intensiva dopo l’intervento di trapianto eseguito pochi giorni fa. «L’operazione è perfettamente riuscita», conferma il professor Cillo. «Ovviamente per i primi sette giorni la prognosi resta riservata. È probabilmente la paziente più anziata su cui abbiamo eseguito il trapianto di fegato. Padova è stato il primo centro a superare il limite di età come parametro per ammettere o meno i pazienti a trapianto. Altri centri hanno spostato l’età a 70 anni. Noi, invece, abbiamo adottato un protocollo che si basa sulla valutazione dell’età biologica anziché quella anagrafica».
pazienti over 70
L’unico parametro dell’età risulta troppo limitante nell’ambito della medicina complessa, come quella dei trapianti: «Sui pazienti over 70», spiega il professore, «si eseguono varie valutazioni su cuore, polmoni, attività cerebrale e una valutazione gerontologica, grazie alla collaborazione con l’Università di Padova, da cui ricaviamo un “punteggio” di età biologica che va poi associato al rischio. È quindi una valutazione multiparametrica. Oggi l’età media dei donatori di fegato supera i 65 anni e un ricevente su quattro ha oltre 65 anni. Gli over 70 sono molti meno, ma ci sono, almeno qui a Padova». —
Elena Livieri
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