Migliora il figlioletto del ristoratore morto

Il ricordo affettuoso del segretario dell’Appe: «Associato storico, tra noi c’era un rapporto di amicizia»
SEGATO - AG.ZANGIROLAMI - 25/07/2015 - MEGLIADINO SAN VITALE - MORTALE - TESTINA MAURO FAVERO E IL SUO RISTORANTE "IL CAPITELLO NELLA FOTO: MAURO FAVERO PH ZANGIROLAMI
SEGATO - AG.ZANGIROLAMI - 25/07/2015 - MEGLIADINO SAN VITALE - MORTALE - TESTINA MAURO FAVERO E IL SUO RISTORANTE "IL CAPITELLO NELLA FOTO: MAURO FAVERO PH ZANGIROLAMI

MEGLIADINO SAN VITALE. Non è stata ancora fissata la data per l’ultimo saluto a Mauro Favero, il ristoratore quarantottenne, sposato e padre di tre figli, rimasto vittima del tremendo incidente l’altro ieri a Saletto, quando il suo scooter ha tamponato un mezzo della raccolta rifiuti. Oggi è prevista l’autopsia e la famiglia attende il nulla osta per fissare le esequie. Intanto migliorano le condizioni del figlioletto di dieci anni, che sabato mattina era in sella allo scooter dietro al babbo. Il bambino, ancora in osservazione al reparto di Pediatria dell’ospedale “Madre Teresa di Calcutta”, dovrebbe essere dimesso già oggi. Più delle escoriazioni e del trauma riportato al volto nella caduta, la vera ferita difficile da curare sarà l’aver visto morire il suo papà.

La famiglia si è stretta nel dolore nell’abitazione sopra al ristorante “Al Capitello”, in centro a Megliadino San Vitale. Favero lascia anche moglie, Beatrice Turrini, l’altro figlio Gerardo, di 19 anni e una figlioletta di sette anni, oltre al padre Antonio, alla mamma Adriana, alla sorella Nicoletta. In paese tutti li ricordano come una famiglia estremamente unita, legata dall’affetto e dal comune lavoro nello storico ristorante, che i Favero gestiscono da ben cinque generazioni. Mauro si occupava di servire in sala ed era particolarmente apprezzato per la sua grande cordialità con i clienti, ma teneva anche la contabilità oltre a curare personalmente la campagna di famiglia.

Anche l’Appe di Padova, l’associazione dei pubblici esercizi, gli dedica un ricordo commosso. «Appena abbiamo saputo la tragica notizia» dice il segretario provinciale Filippo Segato «non volevamo crederci: la famiglia Favero è associata storica dell'Appe e negli anni si è creato un rapporto che va oltre a quello associativo e diventa amicizia personale Avevamo pochi anni fa festeggiato i 150 anni di apertura della trattoria e il locale è iscritto all'albo dei locali storici della regione Veneto. C'era un progetto di sviluppo dell'attività, nel solco dell'operosità che ha sempre contraddistinto la famiglia Favero. Il titolare dell’azienda è ancora papà Antonio ma Mauro, che in settimana lavorava nell'azienda agricola, alla domenica e quando c'era bisogno non mancava di aiutare nel ristorante. Ci teniamo a far pervenire a tutta la famiglia la nostra vicinanza in questo terribile momento». (f.se.)

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova