Mission, la ricerca in fisica nucleare

Cinquant’anni di scienza, un percorso che inizia negli anni sessanta, condensati in una celebrazione, occasione di bilancio ma anche di rivisitazione dei momenti più significativi dello sviluppo del...
PADOVA 09/04/2010 ©BERGAMASCHI MARCO GIOVANNI FIORENTINI DIRETTORE INFN LEGNARO
PADOVA 09/04/2010 ©BERGAMASCHI MARCO GIOVANNI FIORENTINI DIRETTORE INFN LEGNARO

Cinquant’anni di scienza, un percorso che inizia negli anni sessanta, condensati in una celebrazione, occasione di bilancio ma anche di rivisitazione dei momenti più significativi dello sviluppo del laboratorio Infn, di Legnaro, cadenza variabile del procedere, come per tutte le cose che riguardano la scienza e anche la natura, piccoli passi ed improvvise accelerazioni. La missione è quella di svolgere ricerca di base in fisica nucleare e astrofisica nucleare ed insieme di sviluppare applicazione della tecnologia nucleare con i punti di forza degli acceleratori di particelle e dei rivelatori di radiazioni nucleari. Agli albori, il 27 novembre del 1961, si chiamava Laboratorio dell’Acceleratore di ioni; fondatore geniale e appassionato, Antonio Rostagni. C’è anche un altro motore che porta avanti ricerca e organizzazione, il professor Claudio Villi. La realizzazione che indossa ancora la divisa di Centro di Ricerca Nucleare della Regione Veneto, dispone di una grande macchina, l’acceleratore elettrostatico Van Der Graaf da 5,5 milioni di volt poi potenziato fino a 7 milioni. Esiste ancora e funziona, è un monumento, è utilizzato soprattutto per esercitazioni didattiche, ma allora era la punta di lancia della tecnologia.. Oggi l’attività di Infn si è aperta a ventaglio: non solo ricerca sulla fisica fondamentale, ma anche nei campi della fisica biomedica, della radiologia, della fisica della strutture solide e ambientali, della criogenia e della superconduttività. Ciò fa di Infn un punto di riferimento a livello internazionale. Oggi, dalle 14 alle 18, nella sede di Legnaro sono previsti gli interventi del professor Renato Angelo Ricci, di Giovanni Fiorentini (nella foto), direttore del’Infn, del presidente Fernando Ferroni, di Mauro Taiuti e del Magnifico Rettore Giuseppe Zaccaria.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova