Missione Giotto, a marzo il trentennale del lancio per studiare la cometa di Halley

Coinciderà con il lancio della missione Exomars il trentennale della missione Giotto, progettata per studiare la cometa di Halley. La sonda, partita il 13 marzo 1986, prende il nome dal pittore...

Coinciderà con il lancio della missione Exomars il trentennale della missione Giotto, progettata per studiare la cometa di Halley. La sonda, partita il 13 marzo 1986, prende il nome dal pittore medioevale che osservò la cometa di Halley nel 1301, e da questa prese l’ispirazione per la stella di Betlemme, raffigurata nella natività della cappella degli Scrovegni. Un riferimento che rende onore alla nostra città, dove, proprio come è successo per la più recente missione Rosetta, sono stati progettati e realizzati gli “occhi” del telescopio puntato sulla cometa. Uno strumento potentissimo, che per primo consegnò al mondo le splendide immagini del nucleo della cometa, di polveri stellari e superfici ghiacciate. Purtroppo, la cometa venne raggiunta in un periodo di piena attività e questo, unito alla velocità a cui viaggiava la sonda Giotto, fece sì che i getti di polvere si trasformassero in vere e proprie cannonate contro la sonda, rovinandone il sistema ottico e rendendola velocemente “cieca”. (s.q.)

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