Mobike, ecco la bici leggera che si può lasciare ovunque

«Si tratta di un tassello importante per la costruzione della mobilità sostenibile in città», esulta il vicesindaco Arturo Lorenzoni, che per mesi ha tenacemente seguito il progetto. Mentre, in piazza Cavour, i tecnici della “Mobike” scaricavano le prime 15 biciclette arancioni (sulle 600 totali) del bike sharing a flusso libero, e il sindaco Sergio Giordani ricaricava il suo “portafoglio virtuale” sull’applicazione per iniziare ad utilizzare il servizio: «Certo che lo userò e penso sarà apprezzato dai padovani – ha commentato il primo cittadino – Non è solo un servizio indirizzato ai giovani, lo prenderanno manager e imprenditori».
un servizio in più
Ieri mattina sono arrivate le prime 120 bici “Mobike” nei quattro punti di raccolta (stazione, piazza Cavour, Prato e Portello). E hanno iniziato a diffondersi in tutta la città. Perché la principale novità è che possono essere lasciate in qualsiasi punto all’interno di un’area che comprende il centro città, l’Arcella, la Stanga e la Guizza.
È questa la principale differenza rispetto a “GoodBike Padova”, l’altro servizio di bike sharing cittadino avviato nel 2013, che offre 250 biciclette concentrate in 28 stazioni di prelievo e riconsegna.
Come funziona
Il funzionamento è molto semplice, ma va scaricata l’applicazione per cellulare. Le bici si possono prendere e lasciare in qualsiasi punto della città: hanno tutte un gps che le localizza, una sim card e un lucchetto intelligente che si sblocca attraverso l’applicazione.
Per localizzare la bici più vicina l’applicazione mette a disposizione una mappa ed anche la possibilità di prenotare un mezzo per 15 minuti, così da poterlo raggiungere e sbloccarla.
Utilizzo e confronto
Le “Mobike” sono di due tipi: classic oppure lite. Quest’ultime sono le più nuove ma, avendole provate, sono comunque molto leggere e senza marce. Con un solo rapporto dunque, e per di più abbastanza corto, per permettere di affrontare anche le salite, la corsa è un po’ più faticosa rispetto alle “GoodBike”, che offre bici a tre marce e anche una cinquantina di mezzi a pedalata assistita. C’è da dire inoltre che le “Mobike” sono bici piuttosto rigide e sul porfido di alcune strade cittadino possono essere abbastanza fastidiose.
Il maggior pregio del nuovo servizio, dunque, è proprio nella sua duttilità: non è necessario raggiungere una stazione per riconsegnare la bici ma la si può lasciare quasi ovunque. Quasi perché nell’applicazione sono segnate 9 «no parking area»per evitare intralci alle aree pedonali o di pregio.
tutti i costi
“Mobike” è anche leggermente più caro rispetto all’altro bike sharing. Per usare l’applicazione bisogna caricare il proprio “portafoglio virtuale” attraverso una carta bancaria (di credito o bancomat). La singola corsa costa un euro ogni 20 minuti. Oppure si potranno acquistare dei “pass” che consentono l’utilizzo libero sotto i 120 minuti: 9,90 euro per 30 giorni; 19,99 per 90 giorni; 37,50 per 180 giorni; 54,99 per 360 giorni.
L’altro servizio, “Goodbike”, prevede invece abbonamenti da 25 euro annuali, 10 mensili e 5 settimanali. —
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