Molti operatori delle Rsa scelgono di non vaccinarsi

GALZIGNANO TERME. Gli anziani ospiti delle case di riposo di Galzignano Terme e di Lozzo Atestino, due tra le principali dei Colli Euganei, si sono vaccinati ormai quasi totalmente. E i lavoratori vaccinati sono oltre la metà.
È questo il risultato della campagna di vaccinazione effettuata su base volontaria che si è conclusa questa settimana in entrambe le residenze con la somministrazione della seconda dose. Nella Residenza al Parco di via Cengolina a Galzignano Terme, gestita dalla Società Dolce, 98 su 101 sono state le persone anziane accompagnate all’interno dell’ambulatorio per farsi vaccinare dai sanitari.
Cinquantasette su 94 invece, gli operatori che hanno accolto l’invito alla vaccinazione, concentrati soprattutto tra le figure professionali in prima linea: è stata aperta una lista di prenotazione per i dipendenti che, vedendo i colleghi in salute e senza reazioni negative, ci stanno ripensando.
«Siamo fiduciosi per il prosieguo delle nostre attività» commenta il direttore Michele Mastropieri «e continuiamo a rivolgere la massima attenzione. Sicuramente è un nuovo inizio». Dallo scorso dicembre, le visite hanno luogo nella stanza degli abbracci.
Il centro servizi Le Rose di via Delle Rose a Lozzo Atestino, gestito dalla cooperativa sociale Codess, conta 47 dipendenti vaccinati, mentre 30 di loro hanno optato per il “no”. Differente la decisione presa dagli ospiti, perché ben 77 anziani su 83 hanno raggiunto la sala per la somministrazione delle due dosi effettuate in gennaio e adesso.
«Aspettiamo le indicazioni per riaprire con più serenità le porte ai familiari degli anziani», dichiara il direttore della residenza Stefano Roncato. Finora infatti a Lozzo, le visite dei parenti sono state consentite solo nei casi di persone ammalate terminali, ma la stessa direzione annuncia che a breve entrerà in funzione il tunnel degli abbracci, il locale che permette gli incontri faccia a faccia. Durante la seconda ondata della pandemia, le case di riposo per anziani non autosufficienti di Lozzo e Galzignano si sono mantenute Covid-free.
A proposito di visite, c’è già chi annuncia la riapertura: il 22 febbraio sarà permesso ai famigliari degli ospiti dell’Ira di Padova. —
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