Monselice: acqua ancora putrida nella fontana Botta. La vergogna si ripete

Giochi d’acqua fermi, immondizia galleggiante e insetti. Pareti  aggredite dalle alghe

MONSELICE. Ancora una volta la fontana di Botta che fa da proscenio al Museo San Paolo torna a far parlare per l’incuria che l’affligge. Nel pieno dell’estate, in un momento in cui cittadini, turisti e visitatori si aggirano più frequentemente nel centro storico per ammirare le bellezze storiche ed architettoniche, si ritrovano davanti uno spettacolo davvero sconfortante.  Quella che dovrebbe essere uno dei vanti di Monselice, disegnata dal celebre architetto e costata moltissimo sia per la costruzione che per la manutenzione, nemmeno quest’anno è in funzione. La poca acqua che è rimasta al suo interno, privata dell’adeguata ossigenazione e riciclo, si è fatta verde, putrida e puzzolente. Insetti e zanzare hanno trovato accoglienti i venti centimetri d’acqua rimasti e prolificano sotto gli occhi dei passanti. Le alghe si stanno lentamente impossessando delle vasche superiori, facendosi spazio tra le cannucce, pezzi di plastica ed immondizia che galleggia sull’acqua stagnante.

Non erano bastate a far da monito le problematiche di gestione negli anni passati, ricordiamo infatti la perdita d’acqua del 2013 che aveva fatto spendere all’amministrazione 40 mila euro di bolletta e le infiltrazioni d’acqua nella scalinata di accesso alla San Paolo che avevano rovinato gli scalini.

Mentre emetteva promesse di grande cura futura, con cui i monselicensi sono stati presi in giro durante tutti gli ultimi anni, il Comune ogni volta ha dovuto spendere soldi per ripristinare l’opera d’arte. Buttati via dalla successiva immancabile grave incuria. Alla prova dei fatti, neppure la nuova amministrazione Bedin sta dimostrando un cambio di stile.

Giada Zandonà
 

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