Monselice, Agrologic ricerca 40 persone da formare nella lavorazione delle carni

MONSELICE. Agrologic prevede di essere pronta a partire da giugno 2020 e si mette alla ricerca di profili di alta specializzazione in ambito produzione e lavorazione carni, da formare a Bolzano. Il cantiere procede a pieno regime e se saranno rispettati tutti i tempi e le procedure di test previste da gennaio a giugno del prossimo anno, lo stabilimento di Aspiag sarà pronto a partire a pieno regime dalla prossima estate.
La notizia è stata confermata giovedì dai vertici del cantiere alla presenza delle autorità comunali in occasione della conferenza stampa per la realizzazione delle tre rotonde (di via Orti, della zona industriale e lungo la statale 16 all’ingresso dello stabilimento), realizzate da Aspiag a scomputo degli oneri di urbanizzazione, per un valore di 1 milione e 366 mila euro.
La fase uno del progetto che prevede uno stabilimento di produzione salumi e lavorazione carni, uno di ortofrutta ed altri uffici e centri di lavorazione per una superficie di 46. 553 mq è al 65% di avanzamento dei lavori ed entro ottobre si prevede di terminare il Building (centro lavorazione carne) con le ultime finiture, i collegamenti stradali, l’apposita illuminazione e segnaletica.
«A fine anno consegnerò le chiavi dello stabilimento per poter far partire i test di lavorazione e produzione in modo da poter arrivare a giugno 2020 a cominciare la nuova produzione» annuncia Massimo Salviato, il responsabile project leader building di Aspiag service.
Intanto, nel sito web della Despar, da due giorni è attivo l’annuncio di ricerca di circa 40 figure altamente specializzate da formare per alcuni mesi nel centro carni di Bolzano, per poi essere collocati a Monselice dal primo trimestre del 2020. È bandita anche una selezione dei produttori locali da poter inserire come fornitori diretti.
La mole di lavoro si prevede in costante crescita e si parla già di circa 3-400 camion al giorno in entrata e uscita dallo stabilimento. Al momento impegnate al progetto ci sono 30 imprese (nessuna di Monselice), con 250 persone che entro il prossimo anno dovrebbero raddoppiare. Altissime le misure di sicurezza e prevenzione, a cui si è voluto dare risalto dopo gli ultimi fatti accaduti a Parigi: «Lavoriamo con strutture Rei 120 (resistenza al fuoco) anziché 60 come prevede la norma, abbiamo collaborato a stretto contatto con i vigili del fuoco di Padova e posso dire che non esiste nel nordest uno stabile con le nostre stesse certificazioni» sottolinea Salviato «inoltre abbiamo ottenuto il certificato ambientale Iso 14001 e abbiamo creato un apposito depuratore per non scaricare l’acqua nelle fognature o nei corsi d’acqua. L’impianto microfiltra e depura: l’acqua si può riutilizzare per l’irrigazione. Su tutto il tetto verrà installato un impianto fotovoltaico».
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