Monselice, il raccoglitore di cacche della rievocazione storica

PADOVA. Per la rievocazione storica di Bitonto, alcuni giorni fa, gli organizzatori si sono dovuti rivolgere al locale centro di accoglienza dei migranti per trovare qualcuno che si occupasse di ripulire la strada dalle cacche, che immancabilmente i cavalli lasciano durante la loro sfilata.
Nessun figurante locale si voleva infatti prendere lo sgradevole ruolo. Il fatto è stato raccontato anche da Michele Serra nella sua "L'amaca" su Repubblica.

Il problema si pone in tutte le rievocazioni storiche, perché da un lato la presenza dei cavalli nobilita e riempie di fascino la sfilata, dall'altro la presenza dei "ricordini" lasciati dagli animali, oltre ad essere sgradevole per gli spettatori, è un problema per chi sfila dopo di loro, specie se indossa un vestito a strascico.
E poi la cadenza regolare della sfilata si trasformerebbe presto in un gioco di saltelli e di deviazioni per evitare l'ostacolo.

A Monselice la figura del raccoglitore di cacche è stata sin dalla prima edizione una presenza fissa, salutata prima con risate e divertimento dal pubblico, che però si è reso ben presto conto dell'importanza di questa figura. Ancor più quando nel corteo il numero dei cavalli si è moltiplicato e sono comparsi anche alcuni carri trainati da buoi, mentre altri animali hanno iniziato a caratterizzare le varie contrade. Non è mai stato necessario andare in cerca di figuranti "a contratto", anzi spesso si tratta di un ruolo che viene ricoperto nel corso degli anni dallo stesso personaggio, che ci tiene anche ad avere l'aspetto giusto.
Qualche contrada ha affidato il compito a una donna, ma sono gli uomini a prevalere nettamente. Nell'anno della trentesima edizione, a settembre, della Giostra della Rocca di Monselice, ecco una galleria di foto Zangirolami di alcuni dei figuranti che le varie contrade hanno utilizzato per il prezioso servizio.
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