Monselice, la Buzzi diminuirà le emissioni. Si tratta per un nuovo silos

MONSELICE. La cementeria Buzzi di Monselice, in accordo con la Provincia e l’Arpav inoltrerà una richiesta di modifica della attuale Aia (autorizzazione integrata ambientale) per ridurre il limite di emissione degli ossidi di azoto, dagli attuali 500 a 450 mg/Nmc. Questo è quanto emerso dalla commissione consiliare, presieduta da Alberto Negrello, a cui hanno presenziato anche il sindaco Giorgia Bedin e i rappresentanti dei comitati “Lasciateci respirare” e “E Noi?”. Bedin ha comunicato l’esito di un incontro in Provincia dove la cementeria Buzzi si è resa disponibile ad avviare l’iter di modifica dell’Aia sugli ossidi di azoto.
Questo a seguito di un articolato procedimento tecnico collegato alla possibile variabilità della concentrazioni di NOx, presenti nei fumi prima del loro ingresso nel catalizzatore. La notizia è stata accolta positivamente da tutti i presenti, anche se da parte dei Comitati è stata rimarcata la possibilità da parte della cementeria, in considerazione delle particolarità caratteristiche dell’impianto SCR, di raggiungere limiti di emissione ancor più restrittivi, come dimostrato fin dal 2006, anno di installazione dello stesso catalizzatore.
È stata poi resa nota la richiesta di installazione di un nuovo silos che dovrebbe contenere un sottoprodotto proveniente dalla Spagna, derivato dagli scarti della lavorazione del rame. La modifica impiantistica, essendo eccedente la normale manutenzione, incorrerebbe nei limiti imposti dall’art. 19 del Piano Ambientale.
In questo senso il Parco Colli ha confermato che l’autorizzazione alla costruzione del silos è subordinata alla stipula di una convenzione, nella quale andrebbero definiti modi e tempi della dismissione della cementeria, per ora autorizzata a produrre sino al 2029, il riuso dei sedimi e un piano di riassorbimento occupazionale. Su questo punto e sull’iter di autorizzazione il sindaco Bedin si è riservato di assumere una posizione dopo un consulto legale.
L’ingegnere Stefano Luciani, consulente tecnico dei Comitati, ha avanzato la richiesta di ulteriori approfondimenti sulle analisi fornite da Arpav, effettuate su un campione di Matrix, una materia secondaria/rifiuto utilizzata nel processo produttivo della cementeria.
Il consigliere Francesco Miazzi, dopo aver stigmatizzato i continui dinieghi della Provincia alla modifica e revisione dell’Aia, ha invitato l’amministrazione comunale a sollecitare Parco Colli e Regione a riprendere il tavolo, costituito l’8 settembre, sull’articolo 19.
«Abbiamo deciso di prenderci del tempo per approfondire con il nostro legale il punto relativo alla convenzione che il Parco Colli Euganei ci ha inviato», spiega il sindaco Bedin. «È chiaro comunque che la convenzione deve essere approfondita». —
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