Monselice, medico di base al completo: odissea per una novantenne
L’anziana: «Devo percorrere due chilometri invece di 200 metri e non sarò più autonoma».

A novant’anni riesce ancora a cavarsela da sola: per andare dal medico di famiglia le bastavano pochi passi, appena duecento metri. Con il passo lento ma sicuro riusciva a raggiungere l’ambulatorio e a tornare a casa senza chiedere aiuto a nessuno. Ora invece dovrà farsi accompagnare ogni volta in auto da qualcuno.
Il motivo? Il tetto massimo di pazienti fissato dalla sanità, che non le ha permesso di scegliere il medico sotto casa.
«Sono dispiaciuta perché, nonostante l’età, cammino ancora da sola e sono indipendente. Adesso invece dovrò chiedere aiuto per spostarmi» racconta amareggiata la donna.
La dottoressa va in pensione
Tutto è cominciato qualche settimana fa, quando la sua storica dottoressa è andata in pensione. La famiglia aveva individuato subito l’ambulatorio più vicino, a due passi dall’abitazione, proprio per non privarla della sua autonomia.
Ma al momento dell’iscrizione la brutta sorpresa: posti esauriti. «Abbiamo chiesto ugualmente alla dottoressa di poterla prenderla in carico, e lei si è detta disponibile, viste le condizioni di nostra madre» racconta il figlio F.B. «Quando però ci siamo rivolti al distretto sanitario ci è stato risposto con un secco “no”».
Ma il medico sotto casa non ha posto
Il nuovo medico che la donna è stata costretta a scegliere riceve a circa due chilometri dalla sua abitazione, una distanza che per lei diventa impossibile da affrontare senza un accompagnatore. Ogni visita, ogni ricetta, ogni controllo richiederanno l’aiuto dei figli o di altre persone. «Capisco che esistano delle regole» spiega ancora il figlio «ma in casi come questo, con persone molto anziane, un po’ di flessibilità aiuterebbe. Per mia madre poter contare sul medico vicino a casa sarebbe un grande sollievo. Sentirsi autonoma le dà forza anche dal punto di vista psicologico».
La famiglia, pur rispettando il regolamento e avendo già formalizzato la nuova iscrizione, lancia un appello al buon senso: «Abbiamo seguito le regole, ma vorremmo far riflettere su situazioni come questa. Non parliamo solo di comodità» . —
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