Montagnana non crede più al Parco del Fiumicello

MONTAGNANA. La Società di trasformazione urbana Parco del Fiumicello Spa dal punto di vista pubblico è morta. A dichiararlo è stato lo stesso sindaco di Montagnana Loredana Borghesan, nel corso del Consiglio comunale della scorsa settimana. «La società pubblica ha fallito» la perentoria dichiarazione del primo cittadino, «speriamo che un privato, rilevandola, abbia successo». Dal punto di vista tecnico, ovvero dei numeri, è comprensibile il rifiuto dell’amministrazione all’aumento di capitale e il conseguente ritiro dalla società. L’aumento di capitale era stato proposto dai revisori dei conti per il proseguimento dell’attività della immobiliare.
Il Parco del Fiumicello è un progetto pro Montagnana, Comune capofila, con Megliadino San Vitale, Megliadino San Fidenzio e Santa Margherita d'Adige, Zip, Camera di commercio e Provincia di Padova. Ma per la consigliera di minoranza della civica Montagnana prima di tutto Federica Morello, ci si trova di fronte a una sconfitta sul piano politico.
«Dovevamo contribuire con l’aumento di capitale» è la spiegazione fornita dal sindaco, «ma rischiavamo di indebitarci per il futuro: otto milioni e mezzo di investimenti e 400 mila euro di interessi annuali da versare alle banche. I rappresentanti della Zip approvavano solo se anche noi approvavamo l’aumento di capitale, la Provincia non si è presentata e la Camera di commercio non ha voluto approvare l’aumento di capitale. Quanto alla mia proposta di ridare dignità al Montagnanese con una unione dei comuni» ha aggiunto il sindaco, «al pari dell’Estense e del Conselvano. gli altri tre Comuni presenti all’assemblea, che hanno approvato l’aumento di capitale, hanno precisato che è su altri tavoli che si discute la nostra proposta». Per Borghesan si tratta di un atteggiamento che per ora ha il sapore di un no all’ipotesi di unione. Non ci sono solo i numeri a giustificare la scelta di non approvare l’aumento di capitale, che è di poco più di 52 mila euro. «Tre settimane fa abbiamo avuto un incontro con l’assessore regionale Renato Chisso» ha precisato Borghesan, «il quale ci ha riferito che il casello Valdastico del Montagnanese aprirà nella seconda metà del 2014, mentre la Regionale 10 non sarà conclusa prima del 2016. Inoltre sembrava che molti lotti fossero già venduti» ha concluso il sindaco, «in realtà la Società ne ha venduto soltanto uno».
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