Montagnana piange Luigina «Mia madre una donna unica»

La figlia Sabrina, con lei in auto, è ancora sotto choc, parla la sorella Daniela «Stava dando una mano per concretizzare il sogno di un bar a Lozzo» 
Giada Zandonà
Monselice (PD), 09 luglio 2021. Luigina Nale morta in un incidente. Nella Foto: Luigina Nale
Monselice (PD), 09 luglio 2021. Luigina Nale morta in un incidente. Nella Foto: Luigina Nale

MONTAGNANA

È stata dimessa venerdì dall’ospedale di Padova Sabrina Lazzarin, la trentenne coinvolta in un tragico incidente stradale a Pojana Maggiore che ha causato la morte della madre, Luigina Nale, settantenne di Montagnana che era alla guida della sua Peugeot. Una famiglia distrutta dal dolore e una giovane di trent’anni ancora sotto choc per l’accaduto e per le ferite riportate. Dopo una notte trascorsa in osservazione all’ospedale di Padova, è stata dimessa ed è tornata a casa dal padre e dalla sorella Daniela.

L’INCIDENTE

Attorno alle 18 di giovedì Luigina Nale stava rientrando da Lozzo Atestino a bordo della sua auto, con la figlia al suo fianco, quando, in via Vicentina, all’altezza della località Cicogna ha fatto una brusca sterzata per evitare un frontale con una Golf guidata dal consigliere comunale di Pojana Maggiore Eddy Paganotto - indagato per omicidio stradale - che era quasi arrivato nella sua casa che si trova a circa 300 metri dal luogo dell’impatto. Lo scontro è stato tremendo e l’auto con a bordo le due donne si è ribaltata finendo nel fossato del campo adiacente alla via stretta e tortuosa.

SOCCORSI

Il conducente della Golf, in attesa dei soccorsi, è andato in aiuto delle due donne, ma erano incastrate all’interno dell’auto e solo con gli strumenti e il lavoro dei vigili del fuoco è stato possibile liberarle dalle lamiere. Le condizioni di Luigina sono apparse subito gravissime e nonostante tutte le cure del Suem 118 e dei medici del reparto di rianimazione dell’ospedale San Bortolo di Vicenza per lei non c’è stato nulla da fare. Madre e figlia stavano rientrando da Lozzo Atestino dove, assieme alla nipote Giulia, martedì avrebbero inaugurato il loro nuovo locale, un pub caffè nel centro del paese, il loro orgoglio per cui avevano tanto lavorato. «Mia madre era una persona davvero unica», racconta la figlia Daniela Bellini, avuta dal primo matrimonio, «stava aiutando mia sorella e mia figlia a realizzare il loro sogno, lei era così, sempre pronta a dare una mano a tutti».

FAMIGLIA UNITA

Una tragedia inaspettata, che ha colpito una famiglia molto unita. «Avevamo tutte e tre, nonostante la differenza d’età, un rapporto speciale. Mia madre non si arrabbiava mai, era sempre sorridente con tutti. Nel tempo libero, dato che non lavorava, dava una mano alle signore anziane del paese per le commissioni, era sempre pronta ad aiutare. Abbiamo ricevuto moltissimi messaggi di cordoglio e tutti la ricordano così: gentile e con la mano tesa per il prossimo». Sabrina invece non se la sente di raccontare l’accaduto, che ricorda bene dato che ha perso conoscenza solo per pochi istanti. «Mia sorella ha raccontato la dinamica dell’incidente alle forze dell’ordine ieri mattina, con tutti i particolari che ricorda, anche se è stato difficile e doloroso. Rivede ancora nostra madre che sterza per evitare l’auto e lo spavento di entrambe in quell’istante», conclude Daniela.



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