Moretti: «C’è una cordata russa L’Hotel Sollievo non chiuderà»

MONTEGROTTO TERME. «L’Hotel Sollievo non chiuderà e a rilevarlo è pronta una cordata russa». Sono le parole di Matteo Moretti, rappresentante della società veronese di gestione Solgest, che da oltre un anno sta gestendo l’albergo situato il viale Stazione, il cui immobile è di proprietà della famiglia Guariento.

Le pendenze passate dei Guariento hanno portato i creditori a chiedere l’esecuzione dell’immobile libero: l’asta è fissata per il primo ottobre per una valore di 3.5 milioni di euro. L’hotel dovrebbe quindi essere liberato prima di quel giorno. Ma c’è una gestione in corso, che aveva stipulato un contratto d’affitto (giudicato non remunerativo) con la proprietà, che rischia di farne le spese, pur non avendo colpe.

Ieri il custode giudiziario è andato a fare visita alla Solgest per capire se esistano margini per proseguire l’attività senza arrivare allo sfratto, che appare imminente.

«Stiamo concludendo la trattativa con un importante cordata russa per l’acquisizione dell’albergo» annuncia Matteo Moretti, rappresentante della Solgest «Stiamo quindi attendendo il cambio di intestazione della società proprietaria dell’immobile. I russi hanno messo come condizione per l’acquisto il fatto che la Solgest sarà la società di gestione dell’albergo».

Gli imprenditori russi dovranno garantire l’acquisto prima dell’asta per un valore ritenuto sufficiente dai creditori, che a quel punto rinunceranno a mettere all’asta l’hotel.

«Possiamo rassicurare i nostri clienti, i nostri dipendenti, tutti quelli che ci stimano che l’hotel non chiuderà e che non ci sarà alcuno sfratto. Il fatto che in sei mesi l’hotel abbia raddoppiato le presenze e i fatturati ha portato a chiudere di fatto la trattativa con la cordata russa».

Matteo Moretti, assistito dall’avvocato Angela Bursi, rassicura anche i 48 dipendenti e i sindacati: «Rimarranno tutti con i loro contratti e con la regolarità degli stipendi. Abbiamo anche in programma il rifacimento di alcune camere, la sistemazione del parcheggio e di una piscina». La possibilità che la vicenda si concluda postivamente per tutti è confermata dall’avvocato della famiglia Guariento (proprietaria dell’immobile), Fabio Gabrieli.

F. FR.

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